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“Il grave episodio di violenza che si è verificato al residence per richiedenti asilo Costellazioni, dove un somalo ha pugnalato alla schiena, perforandogli un polmone, un 22enne straniero, è l'ennesimo avvenimento che vede come protagonisti richiedendi asilo e, più in generale, stranieri che si trovano nella nostra città senza un perché, in molti casi senza un lavoro e senza una residenza, abbandonati al loro destino che, spesso, li vede disposti a tutto pur di sbarcare il lunario giorno per giorno. E questo altro non è che il risultato della politica, marcatamente Pd, dei porti sempre – e ad ogni costo – aperti. Pertanto non sono credibili le parole del sindaco Giancarlo Muzzarelli, quando parla di tensioni sul territorio, di una situazione che potrebbe sfuggire di mano e sollecita la richiesta di intervento, coinvolgendo tutti i livelli istituzionali'.
L'affondo al primo cittadino di Modena arriva dal consigliere regionale leghista Stefano Bargi.
'L'improvviso zelo di Muzzarelli sull'emergenza migranti a Modena contrasta con le politiche migratorie fallimentari che il primo cittadino da sempre sostiene. E' inutile girarci attorno: si tratta di un fallimento che si è consolidato in oltre 30 anni di messaggi sbagliati, e sia Muzzarelli che il suo partito, il Pd, hanno pesanti responsabilità a riguardo. Il messaggio che si è dato è che l’Italia sia la porta aperta dell’Europa, senza regole precise e che il nostro Paese sia pronto a sostenere chiunque arrivi da solo o portato da ong battenti bandiere straniere - attacca il consigliere modenese -. Del resto non esistono trattati né accordi che impediscano al nostro Paese di invertire la rotta di questa deriva migratoria, anche se occorrerà tempo affinché il messaggio arrivi: il Governo fa qualche piccolo passo in questa direzione ma, serve essere chiari e iniziare a ribadire che le porte dell'Italia sono chiuse'.
'Anche perché abbiamo ben altri problemi da risolvere: denatalità, formazione, disaccoppiamento tra domanda e offerta di lavoro, rinnovo della cultura del lavoro e la necessità di una nuova politica industriale. Perché le criticità connesse al mondo del lavoro si risolvono così, non sostituendo la nostra popolazione, per avere un lavoro a basso costo (con arretramento dei diritti sociali nel paese) ed importando povertà di cui poi i cittadini tutti devono farsi carico sia economicamente che con costi altissimi in termini di allarme sociale e criminalità' - conclude il leghista.
Redazione Pressa
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