“L’approvazione del bilancio dell’Unione dei Comuni è una buona notizia per tutte le comunità e tutti i cittadini dei nove Comuni della Bassa Modenese che ne fanno parte – commenta Paolo Negro, capogruppo del gruppo Liste Civiche-Pd – dentro questo bilancio c’è la tenuta e il rafforzamento dei tanti importanti servizi per le famiglie, le scuole, i giovani, le associazioni, le imprese. Un bilancio che, sì, stanzia più risorse necessarie per far fronte alle ricadute sociali ed economiche della pandemia. A questo serve l’Unione: a far fronte comune e rispondere uniti ai bisogni del territorio, che non hanno colore e non seguono i confini dei Comuni. Un bilancio che non ha subito i tagli che aveva proposto il centrodestra con emendamenti, respinti, che, se accolti, avrebbero mutilato le risorse in bilancio per le scuole paritarie, l’assistenza ai bambini con handicap, per le politiche e i servizi rivolti ai giovani. Senza dimenticare il tentato taglio ai servizi per gli anziani, contenuto di un emendamento non ammesso. Abbiamo assistito a un testacoda, a un vero e proprio avvitamento del centrodestra, quando i propri sindaci ed assessori avevano lavorato fianco a fianco alla formazione di questo bilancio. La Lega, dopo aver portato il Comune di Mirandola ad abdicare al proprio ruolo di Comune capodistretto e perno dell’Unione, ora ha portato il centrodestra ad abdicare, non votando il bilancio, al proprio ruolo di responsabile maggioranza di governo, a cui lo avevano chiamato gli elettori. Un’abdicazione che fa rima con frantumazione: consiglieri di centrodestra che votano contro il bilancio quando il proprio sindaco e i propri assessori vi hanno contribuito e lo hanno approvato; consiglieri che lasciano l’aula prima del voto; consiglieri che in dissenso si dimettono nei comuni; gruppi che si sfaldano. Il tutto su un atto così importante. Un’abdicazione che assomiglia ad un fuga. Noi non fuggiamo e grazie a questa coerente responsabilità oggi abbiamo un bilancio che consente di rispondere ai bisogni di migliaia di famiglie, mentre la linea del centrodestra ci avrebbe portato al commissariamento. Noi non fuggiamo, rimaniamo qui pronti al confronto e al dialogo per far crescere l’Unione.
Ucman, approvato il bilancio col no del centrodestra
Negro: 'Il centrodestra abdica, non votando il bilancio, al proprio ruolo di responsabile maggioranza di governo'
“L’approvazione del bilancio dell’Unione dei Comuni è una buona notizia per tutte le comunità e tutti i cittadini dei nove Comuni della Bassa Modenese che ne fanno parte – commenta Paolo Negro, capogruppo del gruppo Liste Civiche-Pd – dentro questo bilancio c’è la tenuta e il rafforzamento dei tanti importanti servizi per le famiglie, le scuole, i giovani, le associazioni, le imprese. Un bilancio che, sì, stanzia più risorse necessarie per far fronte alle ricadute sociali ed economiche della pandemia. A questo serve l’Unione: a far fronte comune e rispondere uniti ai bisogni del territorio, che non hanno colore e non seguono i confini dei Comuni. Un bilancio che non ha subito i tagli che aveva proposto il centrodestra con emendamenti, respinti, che, se accolti, avrebbero mutilato le risorse in bilancio per le scuole paritarie, l’assistenza ai bambini con handicap, per le politiche e i servizi rivolti ai giovani. Senza dimenticare il tentato taglio ai servizi per gli anziani, contenuto di un emendamento non ammesso. Abbiamo assistito a un testacoda, a un vero e proprio avvitamento del centrodestra, quando i propri sindaci ed assessori avevano lavorato fianco a fianco alla formazione di questo bilancio. La Lega, dopo aver portato il Comune di Mirandola ad abdicare al proprio ruolo di Comune capodistretto e perno dell’Unione, ora ha portato il centrodestra ad abdicare, non votando il bilancio, al proprio ruolo di responsabile maggioranza di governo, a cui lo avevano chiamato gli elettori. Un’abdicazione che fa rima con frantumazione: consiglieri di centrodestra che votano contro il bilancio quando il proprio sindaco e i propri assessori vi hanno contribuito e lo hanno approvato; consiglieri che lasciano l’aula prima del voto; consiglieri che in dissenso si dimettono nei comuni; gruppi che si sfaldano. Il tutto su un atto così importante. Un’abdicazione che assomiglia ad un fuga. Noi non fuggiamo e grazie a questa coerente responsabilità oggi abbiamo un bilancio che consente di rispondere ai bisogni di migliaia di famiglie, mentre la linea del centrodestra ci avrebbe portato al commissariamento. Noi non fuggiamo, rimaniamo qui pronti al confronto e al dialogo per far crescere l’Unione.
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