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È la regina assoluta delle manifestazioni ornitologiche a livello europeo. Per i suoi primi ottant’anni ha abitato alle fiere di Reggio Emilia, dall’anno scorso si è trasferita alle Fiere di Modena, non perdendo nemmeno un visitatore. Anzi, guadagnando pubblico. Quest’anno si conferma nel suo nuovo nido, puntando a migliorare i dati dello scorso anno.
Dal 24 al 26 novembre torna la Mostra Ornitologica Internazionale nella sua nuova casa a Modena Fiera. E si riconferma con numeri da brivido. Saranno 2mila gli esemplari iscritti alla gara, che si sono prenotati nel giro di poche ore dall’apertura delle iscrizioni, provenienti da 18 Paesi, europei ed extraeuropei. Gli esemplari in mostra saranno oltre 20mila, mentre quelli nella mostra-scambio più di 200mila.
A giudicare gli esemplari saranno oltre 100 giudici, il 30% dei quali proveniente dall’estero, mentre per quanto riguarda la parte commerciale, gli stand saranno oltre 200 con aziende italiane ed estere mentre i tavoli per la mostra scambio superano le 800 unità, con un totale di oltre 2mila gabbie.
“Lo scorso anno – ha dichiarato il presidente della Società Ornitologica Internazionale Ivano Gualerzi – era tutto nuovo: dopo 80 edizioni a Reggio Emilia trasferirci al quartiere fieristico di Modena è stato un gesto per certi versi rischioso. Ma abbiamo trovato un’accoglienza fantastica ed una realtà che ci ha permesso di sviluppare la nostra manifestazione e che anche quest’anno ci offre l’opportunità di sfruttare spazi nuovi, con idee nuove e soluzioni nuove. Mantenendo sempre la tradizione di una fiera che si avvicina spedita al secolo di vita senza avere ancora perso smalto.
Anzi, invecchiando come il vino di qualità”. Anche se un’associazione che si chiama Società Ornitologica Reggiana non può tagliare del tutto il cordone ombelicale con la città di Reggio Emilia. Ecco che anche quest’anno la manifestazione potrà contare sui ragazzi dell’istituto Pascal: 50 studenti della scuola faranno da interpreti per i 100 giudici internazionali e per i tanti visitatori stranieri, con ‘punti traduzione’ nei vari padiglioni del quartiere fieristico modenese.
Gli organizzatori anche quest’anno hanno puntato su uno dei valori fondanti dell’associazione e della manifestazione: il benessere degli animali, da sempre in cima alle priorità di chi ama il mondo dell’Ornitologia. Per questo motivo si è deciso di anticipare l’orario di chiusura della domenica, in modo da permettere agli espositori venuti da più lontano di rientrare in giornata, evitando anche il più piccolo trauma agli animali. In più, nell’ottica di limitare assembramenti o calche, per via del notevole afflusso di pubblico, si è pensato di premiare l’acquisto dei biglietti on line, prevedendo uno sconto rispetto al prezzo per chi acquista al botteghino.
“L’anno scorso abbiamo riabbracciato gli allevatori, gli appassionati, gli addetti ai lavori e tutta l’enorme famiglia dell’Ornitologica nella sua nuova casa dopo gli anni terribili della pandemia, quest’anno ci presentiamo con lo stesso spirito di sempre, pronti a dare il massimo per condividere con gli appassionati di tutto il mondo una manifestazione che è sempre la più importante d’Europa ed una delle più conosciute al mondo. Dietro questa manifestazione c’è un valore enorme a livello ornitologico, naturalmente, ma anche il mestiere di centinaia di migliaia di persone, dai mangimisti agli allestitori, senza dimenticare i programmatori che hanno realizzato il software per la gestione dei punteggi di gara e considerando anche l’indotto per la città che ci ospita. I risultati di vendita dei biglietti on line ad oggi ci fanno ben sperare. Ci piacerebbe vedere anche tante famiglie modenesi, reggiane, da tutta Italia, intente ad ammirare gli splendidi uccelli presenti alla nostra manifestazione per tramandare una passione che ci coinvolge da più di ottant’anni”.
Redazione Pressa
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