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Dopo la riduzione del giorno di Pasqua, a 7.900 dosi rispetto alle quasi 20.000 nei giorni precedenti, poco più della metà il lunedì di festa. Di fatto, dati ben lontani, sia a livello regionale che provinciale in linea con l'andamento nazionale ben lontano da quelle 500.000 dosi al giorno di ritmo che dovrebbe raggiungere il piano vaccinale stabilito dal nuovo governo. Un ritmo che dovrebbe prevedere circa 30.000 dosi al giorno in Emilia-Romagna e 5.200 a livello della provincia di Modena. Obiettivi, se le forniture continueranno così, non raggiungibili nemmeno dopo l'arrivo delle circa 820.000 dosi di vaccino (il 70% Pfizer), annunciate e previste nei giorni immediatamente successivi alla Pasqua. Insomma, l'accellerata annunciata ed auspicata ancora non c'è stata. Conferma è data dal fatto che ancora le prenotazioni vengono gestite dai centri vaccinali tutt'ora attivi, senza bisogno di particolari potenziamenti.
Nei prossimi giorni, forse mercoledì, il ritmo fino ad ora sostenuto consentirà comunque di superare la soglia psicologica del milione di dosi somministrate in Emilia-Romagna, mentre è da poco stata superata quella delle 300.000 seconde dosi. Sono 307.000 quelle raggiunte nella domenica di Pasqua, pari al 6,9% della popolazione. In termini di soggetti teoricamente immunizzati per il fatto di avere avuto il covid ed essere guariti (soggetti ai quali è stato indicato di sottoporsi ad una sola dose di vaccino), si contano 254.000 persone. Calcolando, pur distinguendola dai vaccinati, anche questa 'categoria', la percentuale di soggetti immunizzati (anche se non si sa ancora per quanto), in Emilia-Romagna, supererebbe il 10%.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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