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Agli operatori scolastici, ai volontari in ambito sanitario e a tutti i soggetti al di sotto dei 60 anni ai quali è stata somministrata una dose del vaccino Astrazeneca sarà somministrata anche la seconda, ma per i nuovi prenotati per la prima dose, l'alternativa, ad oggi, se la situazione sotto il profilo degli approvvigionamenti non cambierà, è quella di procedere con il vaccino Pfizer. Questo perché le prime dosi calcolate dall'Ausl tenendo conto sempre delle riserve per procedere con la seconda, sono esaurite. E le prospettive sono tutt'altro che promettenti, visto che la prossima fornitura del vaccino Astrazeneca è confermata per il 20 maggio ma riguarderà solamente 3800 dosi, ovvero quelle che i centri vaccinali della provincia sono in grado di somministrare in un giorno. Le uniche garanzie di consegna di numeri adeguati riguardano oggi Pfizer.
Che sostituirebbero Astrazeneca per quelle fasce della popolazione avviate in questi giorni alla prenotazione, da oggi possibile anche per gli over 50.
Insomma un quadro non incoraggiante quello sulla fornitura di vaccini tracciato dal Direttore Generale dell'Ausl di Modena Antonio Brambilla. Un quadro ben al di sotto delle potenzialità offerte dal sistema vaccinale provinciale che nei giorni scorsi ha visto l'apertura anche del nuovo centro a San Felice, e al netto dell'estensione dei punti vaccinale ad alcune grandi aziende ma soprattutto agli ambulatori dei medici di base. 'Un sistema che oggi, con i vaccini a disposizione, gartisce circa 5000-6000 dosi al giorno ma che se 'stressato' potrebbe essere già portato agli 8000 giornalieri'
Riassumendo, per tutti coloro che hanno già ricevuto una prima dose del vaccino Astrazeneca è garantirà la seconda, con tanto di ribadita rassicurazione da parte del DG Ausl: 'In provincia di Modena non si è verificato nessun caso grave di effetti avversi su migliaia di dosi inoculate. Lo ribadisco. Astrezeneca ha sbagliato la comunicazione perché sotto il profilo del rischio è paraganabile a quello degli altri vaccini. Procederemo con la seconda dose anche per tutti i soggetti sotto i 60 anni che hanno ricevuto la prima e che, lo ricordiamo, costituiscono la maggior parte del personale scolastico'. In sostanza, l'indicazione rimane quella della seconda dose garantita a chi ha ricevuto la prima al di sopra dei 18 anni, rimasta valida anche nel momento in cui è giunta la raccomandazione di somministrare tale vaccino preferibilmente ai soggetti al di sopra dei 60 anni.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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