So bene che questo discorso può sembrare non politicamente corretto, ma credo che la verità vada detta, soprattutto quando si tratta di sicurezza e convivenza civile. E i risultati ottenuti nella mia città lo dimostrano: per affrontare un problema bisogna prima riconoscerlo nella sua realtà concreta. Lo abbiamo fatto rispetto alla mafia nigeriana, che la sinistra negava e lo stiamo facendo oggi rispetto ai problemi di sicurezza e ordine pubblico rappresentato dalle baby gang, grazie alla collaborazione delle forze di Polizia e dalla Polizia Locale che abbiamo fatto di tutto per dotare dei sistemi di difesa. Pensiamo che la sinistra non avrebbe voluto nemmeno la Polizia Locale armata e abbiamo dovuto armarla noi'.
Così Alan Fabbri, sindaco di Ferrara al secondo mandato, orgogliosamente riconfermato al primo turno alle ultime elezioni amministrative del 2024, in apertura dell'appuntamento organizzato a San Cesario dal locale gruppo Lega.
Ringrazio la polizia locale, gli assistenti sociali, chi ogni giorno si impegna sul campo. Ma serve di più. Serve una strategia nazionale, serve una reazione forte anche a livello giudiziario e carcerario. Perché se chi sbaglia non paga mai, allora lo Stato perde credibilità.
Mi preoccupa anche la condizione delle donne all’interno di queste comunità, spesso relegate a ruoli secondari, sottomesse.
'La battaglia per garantire una maggiore efficacia alle forze di polizia è stata continua, dal Diario di Sicurezza, trasformato nel tempo e ora in vigore come Decreto Sicurezza. Un provvedimento chiave, attualmente in discussione al Senato, che prevede l’introduzione di strumenti straordinari per migliorare il lavoro degli agenti'.Uno dei temi centrali sollevati è l’importanza degli strumenti a garanzie della forze di Polizia a delle telecamere nelle operazioni. Citando esperienze europee, Tonelli evidenzia come l’uso delle body-cam sia stato inizialmente ostacolato, per poi dimostrarsi essenziale nel garantire trasparenza e tutela sia per gli agenti che per i cittadini.
Tonelli ha poi illustra i dati dell'incidenza dei reati di natura predatoria commessi da stranieri sul totale per affermare che il collegamento tra immigrazione non gestita e sicurezza non si può negare.A queste criticità si aggiunge una riflessione ancora più ampia relativa al il sistema carcerario: 'In Italia è fallimentare' - ribadisce Campobasso. 'Negli ultimi 30 anni, le politiche adottate nei confronti del sistema carcerario e della Polizia Penitenziaria, ha portato a una deriva della gestione penitenziaria, con un numero insufficiente di agenti e strutture inadeguate alla sicurezza.
Campobasso ricorda la tragica rivolta al carcere di Modena nel 2001 e sottolinea l’assurdità di situazioni in cui un singolo agente deve vigilare su decine di detenuti senza strumenti adeguati, rischiando ogni giorno la propria sicurezza.A Modena, uno dei casi più eclatanti di crisi del sistema carcerario si è verificato cinque anni fa, con una rivolta senza precedenti che causò nove morti e danni ingenti alla struttura. Nonostante le Le nostre denunce sulla carenza di tutele per gli agenti partono dal 2003, ma negli anni nulla è stato fatto per prevenire eventi e situazioni simili'.Spazio nel dibattito è stato dato alle testimonianze dei cittadini, che hanno raccontato come la presenza delle baby gang stia cambiando radicalmente la vita quotidiana: paura di uscire la sera, rinuncia all’uso dei trasporti pubblici, abbandono di luoghi abituali. Una realtà che colpisce in particolare le famiglie e gli anziani nei piccoli centri.A concludere i lavori è stato Guglielmo Golinelli, coordinatore provinciale della Lega, che ha ribadito con forza l’importanza della certezza della pena e della necessità di un piano carceri serio ed efficace. “Chi delinque deve andare in carcere e rimanerci per il tempo previsto dalla legge – ha dichiarato – solo così possiamo restituire sicurezza alle nostre comunità e credibilità allo Stato di diritto”.Gianni Galeotti
VIDEO - L'intervento di Alan Fabbri, sindaco di Ferrara