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Borghi, cittadine mai viste, terre di confine, 'angoli di paradiso incontaminati, ritmi rallentati per godere delle piccole cose, riappropriandoci del nostro tempo'.
La restrizione delle possibilità di viaggi e spostamenti all’estero sta facendo riscoprire a tanti le bellezze italiane e del nostro territorio, ma non solo. Il lockdown ha ridimensionato, riportandoli ad una dimensione elementare, anche gli spazi e i tempi del nostro quotidiano. Compresi quelli relativi agli spostamenti. Dimensione che ci avvicina a quella vissuta dagli antichi camminatori, essenza del cammino stesso. Inteso come esperienza fisica e psicologica. Cammini che si snodano tra boschi e sentieri e che parlano di storia.
L’Emilia-Romagna e più in generale la pianura padana, nella storia e nella geografia dei cammini, rappresentano una sorta di terra di mezzo, spartiacque con il grande fiume Po e l’appennino dove il monte Cimone spicca come vetta più alta della catena settentrionale, tra il nord ed il sud Europa.
Cerniera tra i grandi centri del nord con Roma. Dalla via Romea alla via Francigena. Cammini che, in Emilia-Romagna, aspettano solo di essere percorsi.
Per aumentarne la conoscenza e la promozione, in tempi di Covid, è stato creato 'Cammini Emilia Romagna', piattaforma online (https://camminiemiliaromagna.it/) sempre aggiornata con tutte le ultime camminate disponibili a cui iscriversi. C'e' la lunghissima Francigena che si estende per oltre 1.000 km, la Romea germanica o quella longobarda, fino alla via degli Dei che in 5 giorni di cammino, conduce dal centro di Bologna a quello di Firenze sui resti della via romana che attraversa i boschi dell'Appennino'.
Ma è proprio la via Romea, che nel suo lungo percorso attraversa da nord a sud la provincia di Modena, che nei prossimi mesi godrà di una seconda giovinezza.
E’ infatti iniziata la posa dei cartelli segnaletici dell’itinerario escursionistico che da Nonantola raggiunge il Passo della Croce Arcana lungo due percorsi, ad est e ad ovest del corso del Panaro.
La Via Romea Nonantolana si inserisce nel più ampio cammino internazionale della Romea Strata, che da Tarvisio e dal Brennero raggiunge la nostra Provincia per poi valicare l’Appennino, congiungersi alla via Francigena in Toscana e di lì fino a Roma.
Nei weekend di luglio la locale associazione Via Romea Nonantolana ha installato un centinaio di cartelli a partire da Nonantola e, seguendo entrambi i percorsi, fino a Marano sul Panaro, coprendo il tratto di pianura che attualmente non è provvisto delle indicazioni per i viaggiatori, mentre il tratto montano, già ora adeguatamente segnalato, sarà completato con un secondo intervento.
Il Comune di Nonantola è capofila della Convenzione dei Comuni Modenesi per la promozione di questo itinerario storico, e mantiene i rapporti con gli altri soggetti nazionali interessati, a partire da Romea Strata, che cura gli itinerari dai valichi alpini al modenese, l’APT dell’Emilia Romagna, ed altre istituzioni laiche e religiose.
Per l'appennino modenese consigliamo la guida aggiornata realizzata dalla sezione Cai di Pavullo