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Alle porte di Modena, sull'asse del Cavo Argine e del Canale Minutare cresce il livello dell'acqua e la paura. Solo grazie ad un mezzo attrezzato della Protezione Civile con l'utilizzo di una motopompa è stato possibile raggiungere un borgo abitato da sette famiglie, ed evitare che l'acqua invadesse l'interno delle abitazioni. Le operazioni si stanno ancora svolgendo.
Attualmente sono sette famiglie, residenti in via Cavo Argine, all'altezza di Albareto, nel comune di Modena, isolate, e che temono il peggio. Proprio quando il peggio, oggi, con la fine delle precipitazioni, sembrava passato. Perché l'acqua, nei campi della zona, adiacente alle casse di espansione dei prati di San Clemente, sul Naviglio, anziché abbassarsi e sparire, è aumentata di livello. Per tutto il giorno. Coprendo tutto a vista d'occhio. Campi e strade. Isolando i residenti.
La strada è praticabile solo da mezzi attrezzati, mentre il livello intorno a casa dell'acqua si aggira sui 60 centimetri. E la sera e la notte, in queste condizioni, fanno paura. Anche perché in quelle sette famiglie, ci sono bambini.
Una situazione che come ha specificato anche relazione del sindaco sugli effetti delle precipitazioni dei giorni scorsi in Consiglio Comunale, sarebbe legata agli effetti della chiusura delle porte vinciane sul Naviglio, a Bomporto, dove il Naviglio stesso sfocia in Panaro, per evitare che le acqua in piena di quest'ultimo rigurgitino a monte provocando una ondata di piena nelle aree di Bomporto, Bastiglia e, verso Modena, Albareto. Un reticolo molto particolare su cui insistono anche il cavo Argine e il Canale Minutara che trasportano le loro acqua da Modena, e che all'altezza di Bastiglia incrociano le casse di espansione dei prati di San Clemente, funzionali alle ondate di piena del Naviglio.
E dove il livello dell'acqua preoccupa proprio. Pur non riuscendo a sfogare in Naviglio l'area continuerebbe a ricevere una grande quantità di acqua dal canale Minutara di Modena (la cui piena, ieri, aveva impedito alle acque del collettore di Levante di Modena di scaricare, provocando il rigurgito delle fognature e gli allagamenti nella zona est della città) e del Cavo Argine stesso. Riempiendo di fatto una area senza sfogo. Creando un enorme lago dove c'erano campi, anche oltre alle casse stesse. E, appunto, isolando intere porzioni di territorio e residenti. 'Non sappiamo come fare, l'acqua sta salendo e rischia ormai di invadere casa. Se non fosse stato per l'azione della motopompa della Protezione Civile, saremo già sott'acqua' - ci ha raccontato una residente che abbiamo tentato di raggiungere nel pomeriggio, senza successo a causa della barriera acqua che già da strada Minutare, ad Albareto, ce lo ha impedito. La speranza a questo punto è quella della chiusura delle riapertura delle porte vinciane del naviglio per ridare sfogo sia al Naviglio stesso, sia al reticolo ad esso collegato. Uno scenario che potrebbe verificarsi dalla notte e dalla mattina. Il sindaco di Modena, relazionando al Consiglio Comunale sulla situazione di emergenza, ha confermato che le porte vinciane saranno aperte alla mezzanotte.
Gi.Ga.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>