Col Covid, crollo degli interventi al cuore, ancora prima causa di morte
I risultati della survey condotta dal GISE - Società Italiana di Cardiologia Interventistica sui laboratori emodinamici italiani
Preoccupata non solo per le liste d’attesa ma anche per la paura del Covid che non migliorana la situazione.
'Da una parte con la riduzione delle attività sanitarie ordinarie le liste d’attesa hanno registrato un significativo incremento lasciando indietro esami diagnostici, visite specialistiche e monitraggio delle condizioni di salute, dall’altra i livelli molto alti di paura del contagio hanno indotto le persone a non visitare un medico o a non recarsi presso i presidi ospedalieri' - sottolinea l'associazione.
'Questi ritardi nell’agire hanno aumentato ancor di più il rischio per la salute in termini di inutili perdite di vita, persone con danni irreversibili, condizioni cardiache croniche, oltre che diagnosi mancate, terapie e controlli sospesi e riduzione dell’opportunità di guarigione con conseguente peggioramento della qualità della vita.
Come associazione che dà voce ai pazienti italiani con patologie delle valvole cardiache, noi di Cuore Italia, continuiamo il costante impegno per mettere in campo soluzioni concrete a sostegno di una tempestiva diagnosi e accesso ai trattamenti delle malatattie strutturali del cuore. Per questo vogliamo raccontare le storie di successo, di quei pazienti che durante la pandemia superando la paura hanno superato anche le malattie.
Occorre inoltre intervenire immediatamente per fronteggiare il prolungamento dei tempi d’attesa accumulatisi in questi mesi, ripensando all’organizzazione dei servizi per la presa in carico del paziente cardiovascolare, con maggiore attenzione alle risorse e sinergie possibili sul territorio.
Il passato non è recuperabile, un motivo in più per iniziare sin da subito, lavorando in sinergia.
Ora è il momento di agire, operando su un programma di ripartenza che, attraverso un approccio multidisciplinare, metta al centro le esigenze del paziente, in collaborazione tra i servizi sanitari regionali, in dialogo con il territorio e gli ospedali, le società scientifiche e le istituzioni nazionali per definire possibili soluzioni e percorsi lungimiranti atti a superare l’epidemia nascosta: le malattie strutturali del cuore'
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