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Con le piogge il Po è salito di 1,2 metri in un solo giorno

Con le piogge il Po è salito di 1,2 metri in un solo giorno

Coldiretti: 'Una manna dal cielo ma non basta per compensare il dimezzamento delle precipitazioni". In pianura padana il 30% della produzione agricola nazionale


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Lambruscolonga 2025
l livello idrometrico del fiume Po è salito di 1,2 metri in un solo giorno per effetto del maltempo con la caduta di pioggia e la neve. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti il 25 aprile al Ponte della Becca dove il piu’ grande fiume italiano è salito a -2,2 metri dopo aver raggiunto il livello minimo da decenni. A salire per effetto delle precipitazioni è stato anche il livello dei grandi laghi che hanno ora percentuali di riempimento che vanno – sottolinea la Coldiretti - dal 13% di quello di Como al 32% del Maggiore, secondo il monitoraggio della Coldiretti.

L’arrivo della pioggia – continua la Coldiretti - è manna dal cielo nelle campagne dove sono state avviate le semine primaverili di riso, girasole, mais e soia necessari all’alimentazione degli animali, ma a beneficiarne sono anche le coltivazioni di grano seminate in autunno, ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere.

La situazione resta purtroppo ancora preoccupante in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate con i cambiamenti climatici che - ne hanno modificato soprattutto la distribuzione sia stagionale che geografica, con l’emergenza siccità che – precisa la Coldiretti – continua ad interessare importanti aree
del Paese a partire dalla Pianura Padana dove si concentra il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento.

Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato elaborato e proposto insieme ad Anbi un progetto concreto immediatamente cantierabile – insiste Coldiretti – un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale. Il progetto – conclude la Coldiretti – prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti.
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