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'Non diciamo NO a prescindere, siamo i primi a rispettare una iniziativa imprenditoriale privata come quella di Conad ma non possiamo accettare che un apliamento di attività in capannoni in disuso e da riqualificare si trasformi in un progetto devastante sotto il profilo ambientale e della qualità della vita, senza che nessuno ascolti le ragioni di chi abita nel quartiere. Per questo chiediamo l'apertura di un dialogo con l'amministrazione soprattutto sull'impatto del traffico veicolare in entrata ed in uscita.
L'impianto vedrà un traffico di presumibilmente di circa 450 camion al giorno in ingresso ed in uscita all'interno di un'area fortemente abitata e congestionata dai veicoli di altri insediamenti produttivi e logistici della zona, tra questi la GLS, la sede di Seta con il deposito mezzi e senza considerare che a un chilometro e mezzo in linea d'aria è presenta l'inceneritore'.
Parole espresse, in rappresentanza del Comitato dei cittadini 'Villaggio Europa', da Fabrizio Benelli. Ieri mattina erano una quarantina in via Polonia, nelle vicinanze del nuovo centro logistico, per rilanciare i punti che del nuovo progetto di espansione della logistica Conad nell'ex sede Civ & Civ non vanno.
La proposta di Conad prevede di sviluppare la sede logistica, attualmente di 56 mila metri quadri, portandola a una superficie complessiva di 97 mila metri quadri, dei quali 44.700 a magazzini, 2.200 di uffici, 7.600 a verde, 3.000 per posti auto. Nell’area di Civ & Civ la demolizione dei fabbricati ormai in disuso sarebbe completa. Le nuove costruzioni sarebbero collocate soprattutto nell’attuale area Conad, con 11.200 metri quadri di magazzino tradizionale e 4.100 di magazzino automatizzato; mentre in area Civ & Civ verrebbero realizzati un magazzino di 8.000 metri quadri e una palazzina uffici di 2.200. Oltre alla cubatura che in altezza arriverebbe ai 30 metri del magazzino, la criticità maggiore sarebbe provocata dall'impatto del traffico dei mezzi pesanti in ingresso ed in uscita.
Redazione Pressa
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