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La Chiesa di San Lorenzo di Castagneto di Pavullo gremita è stata teatro oggi pomeriggio di un evento straordinario, il concerto in memoria di don Giuseppe Donini a 80 anni dal suo martirio.
Nato il 6 maggio 1913, Don Donini fu nominato Parroco di Castagneto nel 1943. Il 15 aprile 1945, un bombardamento delle forze alleate colpì il paese: per mettere in salvo se stesso e i suoi parrocchiani, Don Donini si rifugiò con la popolazione nei boschi circostanti. Tuttavia, la sera del 18 aprile, nel desiderio di aiutare chi non aveva più nulla con cui proteggersi dal freddo, egli decise di tornare in canonica a recuperare alcune coperte. L’edificio, però, era stato occupato dal comando tattico dei soldati tedeschi in ritirata.
Don Giuseppe fu scacciato in malo modo e, all’alba, venne ritrovato privo di vita nel cortile della canonica, falciato da una raffica di fucile mitragliatore. Erano le ultime, tragiche ore di presenza tedesca nel territorio. Per molti anni, la figura di Don Donini rimase in parte nell’ombra, complice il clima teso del dopoguerra. Oggi, nell’80° anniversario della morte, la comunità di Castagneto ha voluto dunque far rivivere la sua storia con un concerto stupendo.
Nicola Lamon al clavicembalo, David Brutti al cornetto, Rolando Moro al violoncello/basso e il mezzosoprano Miriam Callegaro hanno proposto brani di musica sacra e barocca di autori come Andrea Gabrieli, Giovanni Legrenzi, Nicolaus Bruhns, Claudio Merulo, Giovanni Felice Sances, Tarquinio Merula.
'Quello di oggi è un atto di memoria dovuto dopo un silenzio così lungo' - ha detto monsignor Luigi Biagini che ha introdotto il concerto portando i saluti del vescovo di Modena Erio Castellucci. Lo stesso Biagini ha ricordato come fu proprio Don Donini a battezzarlo 80 anni fa nella chiesa di Castagneto.
Anche il parroco di Pavullo, don Antonio Lumare ha sottolineato l'importanza dell'evento invitando a fare memoria di un 'racconto della verità storica completo e non parziale'.
Gli organizzatori, tra cui il Circolo “Festa delle Campane” di Castagneto e numerosi volontari guidati dal professor Eusebio Ricci, hanno concluso il pomeriggio offrendo un rinfresco a tutti i presenti.
Redazione Pressa
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