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Disagio psicologico e relazionale profondo, breakdown evolutivi associati a dipendenza, talora con necessità di allontanamento per brevi periodi dal nucleo familiare. Sono le principali problematiche che nel post covid colpiscono, a diversi livelli, migliaia di giovani, nella sola provincia di Modena e presi in carico dal progetto Gen-Z, che identifica la struttura semiresidenziale rivolta ad adolescenti con gravi disturbi psichiatrici gestita da CEIS nell'ambito di un progetto, nato in via sperimentale nel 2022, su input dell’Azienda USL di Modena.
Sono oltre 2.500 gli accessi registrati nel 2023 per i quali sono state attivate attività terapeutico-riabilitative a soggetti in età evolutiva con manifestazioni cliniche che determinano una marcata compromissione delle relazioni all’interno dei diversi contesti di vita. Obiettivo del servizio è infatti garantire supporto alla vita di relazione del giovane in un contesto emergenziale di crisi psicosociale, nonché supporto alla famiglia che attraversa a sua volta una situazione di crisi per il trauma del ragazzo.
Problematiche che come da più fronti è stato dimostrato sono connesse anche agli effetti delle politiche restrittive applicate durante la decretata emergenza Covid basate sull'isolamento fisico e sociale dei bambini e degli adolescenti dai loro contesti di vita e di aggregazione, Con pesantissimi effetti sia sul piano fisico, anche legato all'abbandono dell'attività sportiva, sia a livello psicologico. Anche da qui i numeri importanti dei soggetti con gravi disturbi presi in carico del servizio.
La comunità di Gen-Z si avvale di un’équipe multidisciplinare formata da figure professionali quali educatore professionale, psicologo, psicoterapeuta, terapista della riabilitazione, infermiera professionale, collaboratori/maestri d’arte per lo svolgimento di attività laboratoriali.
Il Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) dell’Ausl di Modena coordina la realizzazione del progetto ponendo particolare cura nell’invio e nella gestione del percorso terapeutico degli ospiti nel quale sono costantemente coinvolti anche i referenti dei singoli centri di NPIA distrettuali (neuropsichiatri infantili, psicologi, terapisti della riabilitazione psichiatrica) con incontri periodici di verifica e ridefinizione degli obiettivi.
Gen-Z è inserito in una rete che prevede un’ampia gamma di progetti e strutture per la residenzialità, anche per quanto riguarda la salute mentale adulti, che risponde al modello condiviso con la Regione di recovery, ovvero ponendo al centro la persona e i suoi bisogni sociali e relazionali prima che la malattia.
Un modello che a Modena ha iniziato a svilupparsi oltre dieci anni fa, sempre di concerto con la Regione e in collaborazione con il Terzo settore, con l’obiettivo di evitare le conseguenze di una prolungata residenzialità, come la perdita di autonomia e l’insorgere di cronicità, favorendo invece la domiciliarità, per rendere il paziente protagonista di alcune scelte di vita.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>