Sono oltre 2.500 gli accessi registrati nel 2023 per i quali sono state attivate attività terapeutico-riabilitative a soggetti in età evolutiva con manifestazioni cliniche che determinano una marcata compromissione delle relazioni all’interno dei diversi contesti di vita. Obiettivo del servizio è infatti garantire supporto alla vita di relazione del giovane in un contesto emergenziale di crisi psicosociale, nonché supporto alla famiglia che attraversa a sua volta una situazione di crisi per il trauma del ragazzo. Problematiche che come da più fronti è stato dimostrato sono connesse anche agli effetti delle politiche restrittive applicate durante la decretata emergenza Covid basate sull'isolamento fisico e sociale dei bambini e degli adolescenti dai loro contesti di vita e di aggregazione, Con pesantissimi effetti sia sul piano fisico, anche legato all'abbandono dell'attività sportiva, sia a livello psicologico.
Il Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) dell’Ausl di Modena coordina la realizzazione del progetto ponendo particolare cura nell’invio e nella gestione del percorso terapeutico degli ospiti nel quale sono costantemente coinvolti anche i referenti dei singoli centri di NPIA distrettuali (neuropsichiatri infantili, psicologi, terapisti della riabilitazione psichiatrica) con incontri periodici di verifica e ridefinizione degli obiettivi.Gen-Z è inserito in una rete che prevede un’ampia gamma di progetti e strutture per la residenzialità, anche per quanto riguarda la salute mentale adulti, che risponde al modello condiviso con la Regione di recovery, ovvero ponendo al centro la persona e i suoi bisogni sociali e relazionali prima che la malattia.
Un modello che a Modena ha iniziato a svilupparsi oltre dieci anni fa, sempre di concerto con la Regione e in collaborazione con il Terzo settore, con l’obiettivo di evitare le conseguenze di una prolungata residenzialità,