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Le segnalazioni si sono moltiplicate nei giorni scorsi, nel pieno del dibattito sul corretto funzionamento dell'autovelox fisso posto sulla tangenziale Carducci, all'altezza dello svincolo con la Nonantolana. Strumento certo deterrente per comportamenti scorretti e con impatto diretto sulla sicurezza ma, non si può nascondere, anche gallina dalle uova d'oro per le casse del Comune, capace di generare quotidianamente decine di migliaia di euro dalle circa 450 sanzioni in media comminate ogni giorno. Numero presto calcolato dalle 67.421 infrazioni registrate nei primi 5 mesi dell'anno, da gennaio a maggio. Tutte per superamento, di almeno un 5% dei 70 chilometri orari massimi consentiti. Ma forse per incastrare coloro che dopo avere oltrepassato il varco del velox al di sotto dei limite si concedono anche qualche pizzico di velocità in più, ecco che nei giorni scorsi al dispositivo fisso si è aggiunto quello mobile, nemmeno un chilometro dopo dal primo, nella medesima direzione.
Controllato da una postazione nascosta sul lato della tangenziale, tra alcuni mezzi pesanti parcheggiati nell'area sosta del distributore di carburante e opportunamente segnalato, come prevede la legge (anche se non nelle forme davvero evidenti e ripetute della postazione fissa), alcune centinaia di metri prima del varco mobile. In questo caso gestito e controllato dalla Polizia di Stato. Due autovelox in nemmeno un chilometro. Possibile ma insolito, anche alla luce del fatto che proprio anche grazie all'autovelox il tasso di incidentalità e di insicurezza, che spesso caratterizza i tratti in cui i velox sono installati, in quel tratto di tangenziale è molto basso. E se per il velox fisso i dati ci sono, ancora non sono stati resi noti, posto che lo saranno, i dati di attività del velox mobile. La domanda però sorge spontanea per coloro che potrebbero essere incappati in due multe per eccesso di velocità nello stesso tratto.
Sostanzialmente si tratterebbe della stessa infrazione per eccesso di velocità rilevata due volte. E se la legge, pur se non specifica su questo punto, garantisce comunque agli enti locali e ai tutori della sicurezza stradale la possibilità di installare autovelox mobili anche in aggiunta a quelli fissi, nello stesso tratto, se opportunamente segnalati, registra dei precedenti in caso di ricorso per due multe sullo stesso tratto. Ovvero ci sarebbe la possibilità, comunque a discrezione del giudice, di considerare una sola violazione delle due formalmente segnalate. Anche se in questo caso si tratterebbe di scegliere il soggetto competente, ovvero tra Comune, competente per l'autovelox fisso, e la Polizia di Stato, per l'autovelox mobile. Un problema nel problema.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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