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Duemila avvocati iscritti e 300 praticanti, un bilancio da 800 mila euro e la gestione di una gamma di servizi aumentati negli ultimi anni non solo per i propri iscritti ma anche per i cittadini. Ha assunto ormai la struttura di gestione di un importante amministrazione pubblica il mondo dell’avvocatura modenese. Un impegno forte per chi è stato e sarà chiamato a gestirlo, attraverso il Consiglio dell'Ordine, che proprio come in un comune (tra l'altro il Consiglio è considerato come ente pubblico e sottoposto al controllo del CSM), giunge periodicamente a rinnovo, attraverso elezioni. Che per Modena si sono svolte dal 7 maggio, fino ad oggi, ultimo giorno per votare. Seggi aperti anche oggi per il rinnovo del consiglio. Le liste in questo caso sono di fatto raggruppamenti spontanei di avvocati con programmi e obiettivi specifici che esprimono i propri candidati alla presidenza e alla vicepresidenza.
Quella che organizza all'interno e verso l'esterno le attività e le relazioni con le istituzioni, è una macchina complessa come alla guida della quale è necessaria cultura amministrativa, capacità organizzativa. Il consiglio dell'ordine a Modena è strutturato in sette commissioni, oltre che in una scuola di formazione e partecipa ai tavoli istituzionali. Inoltre gestisce anche lo sportello per il cittadino, un servizio gratuito di consulenza per orientarsi nella difficile giungla della giustizia. Una professione nella professione, quindi per chi si candida a fare parte dell'ordine come consigliere o alla presidenza.
'll Consiglio dell'Ordine offre davvero una miriade di servizi di nuova competenza, non soltanto agli iscritti ma anche e ai cittadini' - spiega Jiurij Rudi, Candidato Presidente Lista 'Noi Avvocati'.
'Lo scopo di noi candidati è potere offrire un servizio ed una risposta ai cittadini che si presentano allo sportello già nei giorni successivi alle elezioni.
I servizi sono tanti e bisogna già essere pronti per garantirli. E per questo occorre studiare e prepararsi. Portandosi magari i compiti a casa. Essere giuristi non significa essere anche competenti nella gestione delle funzioni e nel rapporto con il pubblico. non è spesso ha competenza bisogna studiare da consigliere bisogna da manuale per fare i compiti a casa'
Nella video-intervista gli avvocati Jiurij Rudi e Vittorio Colomba
Redazione Pressa
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