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'In merito allo stato di grave emergenza idrica legato alla siccità del fiume Po, si informa che attualmente ci troviamo sotto le quote teoriche di funzionamento degli impianti Pilastresi (situato a Stellata di Bondeno) e Sabbioncello (situato a Quingentole), fenomeno mai accaduto prima (nemmeno in luglio 2006)'. A darne notizia è Francesco Vincenzi, presidente del Consorzio Bonifica Burana.
'Ad oggi l’impianto Pilastresi e i suoi Sussidiari sono in grado di soddisfare circa il 70% della richiesta idrica di cui beneficia principalmente il territorio orientale della provincia ferrarese (150.000 ettari extra-comprensorio Burana). Come detto, le maggiori difficoltà si stanno riscontrando nella fornitura di acqua per irrigazione ai 70.000 ettari di territorio ricadenti nella provincia modenese e parte della bassa mantovana prelevata a Po tramite l’impianto Sabbioncello - continua Vincenzi -.
'Data l’eccezionalità e la situazione di grave emergenza, si raccomanda, dove possibile, la sospensione dell’irrigazione mediante impianti ad aspersione (rotoloni) di sorgo e soia in primis, nonché mais e bietola da zucchero in funzione della specifica tipologia di coltura e dell’ultima irrigazione avvenuta. Qualora venga disattesa tale indicazione, laddove i rotoloni siano alimentati mediante gli impianti pluvirrigui (che ricevono acqua tramite il sistema Sabbioncello), il Consorzio potrà interrompere l’erogazione della risorsa su tutta la linea. Si intende così dare priorità alle colture irrigate tramite microirrigazione, quali: vite, pero, pomodoro, meloni, cocomero, orticole ad arboree da frutto in generale. Si evidenzia inoltre la necessità, per quanto sopra, di sospendere e fornire pertanto la risorsa idrica minimale - sufficiente al solo mantenimento – di maceri, zone umide e affini'.
Restano valide le precedenti raccomandazioni:
- Un utilizzo della risorsa idrica nel modo più oculato e ottimale nell’ottica di risparmio.
- La comunicazione al competente guardiano idraulico, o all’ufficio di zona preposto, di eventuali specifiche criticità.
Emergenza idrica, Burana fotografa situazione sempre più drammatica

'Il Consorzio si sta adoperando per ripristinare un invaso idrico sufficiente nel Canale Diversivo di Burana nelle zone di Finale Emilia e Bondeno'

'In merito allo stato di grave emergenza idrica legato alla siccità del fiume Po, si informa che attualmente ci troviamo sotto le quote teoriche di funzionamento degli impianti Pilastresi (situato a Stellata di Bondeno) e Sabbioncello (situato a Quingentole), fenomeno mai accaduto prima (nemmeno in luglio 2006)'. A darne notizia è Francesco Vincenzi, presidente del Consorzio Bonifica Burana.
'Ad oggi l’impianto Pilastresi e i suoi Sussidiari sono in grado di soddisfare circa il 70% della richiesta idrica di cui beneficia principalmente il territorio orientale della provincia ferrarese (150.000 ettari extra-comprensorio Burana). Come detto, le maggiori difficoltà si stanno riscontrando nella fornitura di acqua per irrigazione ai 70.000 ettari di territorio ricadenti nella provincia modenese e parte della bassa mantovana prelevata a Po tramite l’impianto Sabbioncello - continua Vincenzi -.
Nonostante lo stato di grave emergenza, contrariamente a quanto comunicato in precedenza, gli impianti pluvirrigui resteranno tutti accesi anche durante il fine settimana, salvo cali repentini di quota idrica. In particolare, il Consorzio si sta adoperando per distribuire al meglio la scarsa risorsa idrica che si è in grado di prelevare da Po. In tale ottica, in questi giorni si è riusciti a garantire una disponibilità idrica sufficiente sull’asta del canale Diversivo di Cavezzo. Tale asta viene integrata con prelievi idrici dal fiume Secchia nelle zone di Bomporto, Solara e Bottegone. Il Consorzio si sta inoltre adoperando per ripristinare un invaso idrico sufficiente nel Canale Diversivo di Burana nelle zone di Finale Emilia e Bondeno'.
'Data l’eccezionalità e la situazione di grave emergenza, si raccomanda, dove possibile, la sospensione dell’irrigazione mediante impianti ad aspersione (rotoloni) di sorgo e soia in primis, nonché mais e bietola da zucchero in funzione della specifica tipologia di coltura e dell’ultima irrigazione avvenuta. Qualora venga disattesa tale indicazione, laddove i rotoloni siano alimentati mediante gli impianti pluvirrigui (che ricevono acqua tramite il sistema Sabbioncello), il Consorzio potrà interrompere l’erogazione della risorsa su tutta la linea. Si intende così dare priorità alle colture irrigate tramite microirrigazione, quali: vite, pero, pomodoro, meloni, cocomero, orticole ad arboree da frutto in generale. Si evidenzia inoltre la necessità, per quanto sopra, di sospendere e fornire pertanto la risorsa idrica minimale - sufficiente al solo mantenimento – di maceri, zone umide e affini'.
Restano valide le precedenti raccomandazioni:
- Un utilizzo della risorsa idrica nel modo più oculato e ottimale nell’ottica di risparmio.
- La comunicazione al competente guardiano idraulico, o all’ufficio di zona preposto, di eventuali specifiche criticità.

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