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Sono più di 2500 le firme raccolte dal comitato cittadino Respiriamo Aria Pulita per mettere un freno agli odori delle fonderie di via Zarlati. Una cifra raggiunta nel giro di tre settimane, con la quale il comitato intende chiedere nuovamente che si agisca in fretta per eliminare i miasmi che da anni complicano, soprattutto in estate, la vita dei residenti della Madonnina.
Un problema, quello legato ai miasmi, che da almeno un anno, in conseguenza agli interventi di sperimentazione con filtri attivi, iniziati dal minore dei due camini della fonderia (sul secondo camino, il maggiore, la sperimentazione è iniziata dopo l'installazione dei filtri durante l'ultima pausa natalizia), i residenti auspicavano almeno qualche miglioramento. Che non è arrivato. Un problema che si aggiunge a quello degli inquinanti, con particolare riferimento al cancerogeno benzene che già Arpae, in occasione di recenti rilevazioni, aveva misurato essere nelle aree adiacenti alla fonderie, superiore a livelli limite.
Dati che avevano generato allarme e la richiesta dell'installazione di una centralina di monitoraggio fissa, in continuo, negata però dal Comune e dal neo assessore all'ambiente (ex Legambiente), Alessandra Filippi. Non ci sono le condizioni critiche per potere giustificare una installazione fissa. Fatto sta che dopo pochi mesi una misurazione, seppure temporanea, di un mese, con uno strumento mobile capace di misurare anche le PM10, venne concessa.
Gli esiti del monitoraggio Arpae doveva essere presentati in una assemblea pubblica rivolta alla cittadinanza convocata per mercoledì 17 aprile. Una buona occasione, per i residenti della zona e per i cittadini, per apprendere dagli esperti di Arpa lo stato della qualità dell'aria misurato e per confrontarsi con i rappresentanti sia tecnici che politici.
Occasione che non ci sarà, perché (non si sa se la scelta sia connessa alla presentazione dei risultati della raccolte firme contro le emissioni della fonderie), l'amministrazione comunale ha deciso un improvviso dietro-front annullando l'assemblea di mercoledì (vedi sotto la convocazione). 'Siamo davvero rammaricati per la decisione del comune di revocare l'assemblea' - ha affermato la referente del Comitato Respiriamo Aria Pulita Chiara Costetti. 'Sarebbe stata una occasione importante di confronto e comunque un segnale nei confronti della cittadinanza che raramente, in questi anni, c'è stato. Auspichiamo che la campagna elettorale in atto possa fornire occasioni per conoscere questi dati che interessano direttamente la salute dei cittadini e per un confronto sano sul da farsi.
Ma questo non fa altro che rafforzare la nostra determinazione. Domani consegneremo queste 2500 firme in Comune, a testimonianza di quanto il problema sia sentito dalle persone non solo residenti della zona ma di buona parte della città'.
'Inoltre - chiude Pietro Bertolasi, componente del comitato - chiediamo un monitoraggio continuativo del benzene per tenere sotto controllo costantemente quei valori allarmanti rilevati da Arpae nel 2017.
il comitato chiede anche di effettuare un’indagine epidemiologica mirata nella zona e
Redazione Pressa
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