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Truffa e falso in atto pubblico. Per questi reati cinque cittadini, italiani e stranieri, che avevano il fulcro dei loro traffici tra le città di Bergamo e Monza sono stati individuati e denunciati dalla Polizia Locale di Formigine che ha scoperto, dietro ad un’attività commerciale puramente di facciata, una serie di persone che facevano da prestanome a numerosi clienti che necessitavano di veicoli “puliti” da utilizzare anche per commettere reati senza essere rintracciati.
Tutto è iniziato a Ottobre 2020. La Polizia Locale riceve una denuncia per un tentato furto di un orologio avvenuto in Formigine. Nel corso delle indagini emerge che il veicolo utilizzato dai ladri era essere di proprietà di un uomo che sulla carta risultava essere commerciante di auto, ma in realtà non era altro che un prestanome.
Da accertamenti tramite la Guardia di Finanza di Modena emerge che altri soggetti sono coinvolti nello stesso giro di prestanome.
Persone che traendo lauti guadagni dalle intestazioni fittizie, non versavano alcuna imposta allo Stato, a conferma del fatto che il commercio di automobili era solo un espediente per coprire l’attività illecita di prestanome.
In particolare, gli indagati avevano ripetutamente indotto in errore la Motorizzazione Civile ed il Pra (Pubblico registro automobilistico), dichiarando falsamente, in virtù dell’attività commerciale svolta, di essere proprietari di centinaia e centinaia di autoveicoli che in realtà erano nella concreta disponibilità di altri individui intenzionati a rimanere nascosti.
Dall’indagine è emerso che i soggetti, fornendo i propri dati anagrafici e procurando la necessaria documentazione ad Agenzie Pratiche Auto compiacenti, intestavano così i veicoli alle loro ditte individuali, usufruendo di risparmi e agevolazioni sul passaggio di proprietà, ma poi li lasciavano di fatto nella disponibilità di altre persone che avevano tutto l’interesse nel rimanere sconosciute.
Anche e soprattutto nel momento in cui utilizzavano le auto per commettere reati contro il patrimonio.
La Polizia Locale ha inotre scoperto che due di questi personaggi erano percettori di reddito di cittadinanza, pur non avendone titolo. Elemento che si è aggiunto al loro carico di responsabiltà e che ha fatto partire la segnalazione all’Inps per la revoca del contributo e la restituzione di quanto già percepito fino al quel momento.
Nel frattempo le autovetture intestate agli indagati sono state radiate ovvero cancellate dal Pra per intestazione fittizia.
Tutte le automobili in circolazione sul territorio nazionale o europeo, in caso dovessero essere ritrovate - fa sapere la Polizia Locale di Formigine - saranno tempestivamente sequestrate'
In foto, il Comandante della Polizia Locale di Formigine, Marcello Galloni