Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
La chiesa modenese di San Giovanni Decollato di via Emilia Centro è celebre per il Compianto sul Cristo Morto (circa 1492) di Guido Mazzoni al quale si è recentemente aggiunta, nell’ambito delle iniziative per l’anno giubilare, la scultura “Come seme che muore” degli artisti Michelangelo Galliani e Marika Ricchi, che dialoga idealmente col compianto. Sabato 25 gennaio è stata inaugurata nella stessa sede la mostra “Gli appelli della Madonna – apparizioni e santuari mariani nel mondo”, ideata dal beato Carlo Acutis, che verrà canonizzato il 27 aprile in occasione del Giubileo degli adolescenti. La vita terrena di Carlo, nato nel 1991, è stata infatti troncata nel 2006, in piena adolescenza, da una grave malattia.
“Sicuramente - diceva Carlo - i miracoli compiuti dalla Vergine Maria durante le sue apparizioni sulla terra possono essere di grande aiuto a far accrescere la Fede di tanta gente… Come si possono ignorare - si domandava spesso - gli appelli che la Madonna ci ha lasciato?” Da qui la sua idea di allestire un’esposizione delle apparizioni mariane e dei santuari innalzati dove queste ebbero luogo. La prematura scomparsa gli impedì di vedere realizzato il suo progetto, che è stato portato a termine nel 2014 a cura dell’Editrice Shalom.
La mostra modenese, allestita dalla Parrocchia di S. Agostino e S. Barnaba, consiste di 27 pannelli che, sebbene solo una parte degli oltre 160 costituenti il corpus complessivo, sono sicuramente sufficienti a rappresentare l’intento edificante di Carlo Acutis. Insieme a quelle più conosciute (Loreto, Lourdes, Fatima), ci sono sedi di apparizioni a noi meno note, distribuite in Italia e altri Paesi Europei oltre che in Asia, Africa e nelle Americhe. Ciascuna è illustrata da una scheda che, insieme alle immagini, descrive analiticamente apparizioni e miracoli. Da notare che il primo episodio risale addirittura all’anno 40, con Maria ancora in vita, e parla della sua apparizione all’apostolo San Giacomo Maggiore nella città spagnola di Zaragoza. Inevitabilmente, le storie raccontate nei pannelli si intrecciano con la Storia dei rispettivi Paesi. Drammatiche, per esempio, sono le vicende di Donglu (Cina), dove nel 1900 la Madonna protesse una comunità di cristiani dalle violenze dei ribelli Boxer. Non manca la popolarissima Madonna di Guadalupe, apparsa per la prima volta nell’omonima località messicana nell’anno 1531. E’ impossibile elencare qui tutte le stazioni del percorso, basti dire che ciascun visitatore, a qualunque comunità appartenga, troverà la “sua” Madonna.
La mostra è visitabile fino al 9 febbraio dal martedì al venerdì 9:30-12 e 16-18; sabato 10-12.30 e 16-18:30; domenica 16-18:30.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>