Cra Gorrieri, l'assessore conferma criticità: 'Risolte, errori da non ripetere'
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Cra Gorrieri, l'assessore conferma criticità: 'Risolte, errori da non ripetere'

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Francesca Maletti, rispondendo in Consiglio Comunale all'interrogazione del Consigliere Maria Grazia Modena. Ok ad una commissione tematica


Cra Gorrieri, l'assessore conferma criticità: 'Risolte, errori da non ripetere'
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“La nuova Casa residenza anziani Gorrieri è stata costruita rispettando tutti i requisiti previsti dalle norme, ma condividiamo l’opportunità di raccomandare ai costruttori delle nuove strutture di progettare immobili che rispondano sempre di più alle esigenze delle persone anziane non autosufficienti, proponendo miglioramenti anche rispetto agli standard normativi”.
Lo ha precisato l’assessore a Sanità e servizi, Salute e Prevenzione, e vicesindaco Francesca Maletti rispondendo in Consiglio comunale, nella seduta di lunedì, all’interrogazione presentata dalla consigliera Maria Grazia Modena (Modena per Modena) su “errori di progettazione e abitabilità della Cra Gorrieri” e sulla necessità di non ripeterli nella progettazione delle prossime strutture a partire dalla Cra di prossima costruzione in zona Madonnina.
Una risposta, quella dell'assessore Maletti, che conferma di fatto, pur indirettamente, le criticità evidenziate per mesi da diversi familiari degli utenti della struttura, di recente costruzione in sostituzione della Cra Ramazzini. Da diversi episodi di scarichi non funzionanti a passaggi stretti per carrozzine al cibo non adeguato agli standard previsti, o impossibilità di utilizzare spazi all'aperto, stando a quanto riferito in diverse occasioni dai familiari anche a La Pressa. Con un auspicio. Che siano di esempio per non ripetere certi errori. In sostanza, rispondendo nel merito delle criticità, l'Assessore afferma che quelle registrate all'inizio, nel trasferimento anticipato degli anziani dalla Cra Ramazzini e alla nuova struttura, sarebbero state via via risolte, ma evidentemente erano tali da generare la raccomandazione ad evitarle nelle altre realizzazioni ex novo.
A questo proposito, l’assessore Maletti ha riferito di aver incontrato, lo scorso ottobre, i rappresentanti legali e i tecnici della società Kos Care, costruttrice della nuova Cra Madonnina che dovrebbe essere consegnata in circa 24 mesi, per raccomandare loro “di utilizzare tutti gli accorgimenti possibili per garantire il massimo comfort per gli ospiti”.

Rispondendo a una domanda specifica, Maletti ha dato la disponibilità a partecipare a una Commissione consiliare tematica per approfondire l’argomento, anche rispetto ai nuovi parametri di accreditamento che la Regione Emilia Romagna sta definendo, accogliendo, inoltre, il suggerimento di invitare esperti per arricchire il dibattito.
L’assessore ha ricordato che il trasferimento degli ospiti della Cra Gorrieri è stato accelerato, la scorsa estate, dal fatto che nel vecchio immobile mancava il raffrescamento nelle camere. La nuova struttura era ultimata, ma presentava ancora alcune criticità che sono state affrontate e risolte man mano. Nell’incontro convocato dalla cooperativa Domus lo scorso 26 novembre, infatti, al quale era presente anche l’Ausl, rappresentati di Cir Food e del Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione, per definire, insieme ai familiari, azioni migliorative del cibo servito agli ospiti, gli stessi familiari hanno riconosciuto che nell’ultimo periodo la qualità è migliorata e il cibo è più gradito, soprattutto per quanto riguarda i primi piatti cucinati all’interno della struttura. Si è convenuto che la direzione invierà ai familiari il menù settimanale, in modo che possano prenderne visione e valutare eventuali alternative, è stato presentato il programma di animazione e si sono definite le modalità per migliorare il coordinamento con i familiari.
In replica, il consigliere Modena ha ribadito l’importanza di “insistere su Cra più umanizzanti: 150 posti sono troppi, bisognerebbe favorire di più momenti di condivisione”. La consigliera ha poi specificato che “le mie osservazioni per la costruzione della nuova Cra Madonnina sono state poste a partire da quelle del personale che lavora nelle Cra Ramazzini e Gorrieri”. Infine, Modena ha auspicato che la Cra Madonnina possa avere meno posti e che venga convocata una commissione Servizi in presenza degli operatori coinvolti.

Interrogazione trasformata in interpellanza con dibattito

L’interrogazione sulla Cra Gorrieri presentata da Maria Grazia Modena (Modena per Modena), alla quale ha risposto l’assessora alla Sanità Francesca Maletti, è stata trasformata in interpellanza su richiesta del Pd.
Il gruppo ha aperto il dibattito con Gianluca Fanti che ha parlato dell’importanza di favorire le cure domiciliari, “ma dove non è possibile occorre trovare soluzioni come forme di cohousing, creando comunità di anziani che, condividendo gli operatori, si danno una mano o di anziani e giovani”. Per il consigliere, infatti, “è importante che gli anziani non rimangano soli ma vivano in contesti comunitari”.
Secondo Giulia Ugolini è giusto ragionare sulle strutture, “ma occorre anche e soprattutto ascoltare chi ci lavora per capire davvero esigenze e bisogni”. Per la consigliera, inoltre, è importante offrire opportunità trasversali di cura: “Passiamo o dal domicilio o da grandi strutture, ma non abbiamo un’opzione intermedia nel nostro territorio”. Per Ugolini, tuttavia, la questione centrale è favorire la “serenità” con la quale ospiti e parenti vivono queste strutture, “puntando anche su percorsi di comunicazione con gli operatori”.
Per Martino Abrate (Avs) “la Cra in costruzione è molto grande e quindi occorre chiedersi se sia questo il modello da condividere per il futuro”. Per il consigliere, infatti, “sono necessarie soluzioni abitative più piccole e in grado di dare continuità alle abitudini degli anziani: è necessario, pertanto, capire come la progettazione degli spazi possa garantire ancora felicità e relazioni sociali”. Per questo scopo, “è giusto che il Comune indirizzi la progettazione di queste strutture nell’ottica di una ecologia del vivere, con spazi che siano verdi, con privacy, socialità e che favoriscano tutte le competenze di un anziano”.
Luca Negrini (Fratelli d’Italia) ha messo in dubbio l’opportunità di discutere un “testo ibrido, a metà tra interrogazione e mozione, che pone domande già poste in passato”. Secondo il capogruppo le stesse situazioni critiche “come l’inaugurazione avvenuta prima del termine dei lavori, erano già state discusse in un precedente dibattito, ma di quegli aspetti non c’è traccia nel documento in discussione”. Infine, per il consigliere non è possibile paragonare la nuova Cra Gorrieri con la struttura precedente: “Sono due strutture diverse. Quindi, o si fa una visita per veder se ciò che è stato chiesto è stato poi risolto oppure stiamo parlando di niente”.
Per Andrea Mazzi (Spazio democratico) “è importante umanizzare il welfare del territorio” e per raggiungere questo scopo occorre affrontare alcuni aspetti critici registrati nella struttura, “come la necessità di garantire la privacy degli ospiti o consentire la presenza in camera di piccoli arredi personali: si tratta di aspetti importanti se vogliamo davvero raggiungere una funzione sociale”.
Intervenendo a conclusione del dibattito, l’assessore Maletti ha ribadito che, costruendo la rete dei servizi, bisogna cercare di trovare un punto di equilibrio tra tutte le esigenze con risposte di livello diverso che permettono alle persone di continuare a vivere a casa propria, quando è possibile, con l’assistenza dei servizi fino ad arrivare a opportunità di cohousing. Ma ci sono persone che hanno bisogno di livelli di assistenza più strutturati come, appunto, le Cra dove convivono ospiti che hanno bisogno di azioni per mantenere le abilità residue e altri che invece necessitano di un’assistenza sanitaria elevata.

Redazione Pressa
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