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Manovra anti-smog, con Isee sotto 14 mila euro si può inquinare

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In deroga ai divieti imposti dalla Regione dal 1? ottobre anche l'indicatore economico. E le mille deroghe rischiano di annullare l'efficacia del provvedimento, posto che ce l'abbia


Manovra anti-smog, con Isee sotto 14 mila euro si può inquinare
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Dopo il danno in arrivo per tutti i possessori di mezzi euro 4 che dal 1° ottobre non potranno circolare a seguito dei divieti introdotti dalla manovra antismog, arriva, confermata anche quest'anno, la beffa, almeno per coloro con un indicatore Isee superiore ai 14.000 euro. Perché quella è la soglia, fissata dalla regione, oltre la quale anche quest'anno, varranno i divieti, e sotto la quale i possessori di qualsiasi tipo di auto, anche euro 0 o pre euro, potranno circolare. Non è una novità ma la conferma di una variabile alla base di una deroga, non legata al lavoro, alla tipologia di spostamento, all'urgenza, bensì allo stato economico di una persona, non finisce di stupire. Nella lunga lista degli esentati dal divieto  (lavoratori turnisti, chi si sposta per cura e assistenza, chi accompagna i figli a scuola), c'è anche questa categoria: quella di coloro con un indicatore Isee al di sotto dei 14.

000.

Una deroga motivata dalla condizione economica che si aggiunge alle tante deroghe, come in una sorta di mille proroghe, che accompagnano il provvedimento.

Perchè può essere comprensibile l'attenzione dichiarata della Regione alle necessità e alle difficoltà quotidiane di migliaia di famiglie, molte della quali proprietarie di mezzi diesel euro 4, ma appare, anzi diventa molto complicato accettare un sacrificio legato al divieto di utilizzare il proprio mezzo euro 4 (soprattutto senza avere un trasporto pubblico alternativo all'uso dell'auto), sapendo che contestualmente, a quello stesso divieto, ci sono altre migliaia di persone con lo stesso mezzo o con mezzi di classe inquinante molto inferiore della propria euro 4, ma che possono circolare (e quindi nella logica della manovra, inquinare), liberamente.  E non per chissà quale motivo tecnico e scientifico, ma solo perché si è meno abbienti. Guadagni poco e hai tante spese? Avrai un Isee basso e puoi inquinare.

E per evitare multe e divieti, non sarà più necessario mostrare il libretto dell'auto bensi la dichiarazione Isse. Un vero e proprio salvacondotto per essere liberi di inquinare. Senza considerare gli effetti che le tante deroghe potranno portare rispetto all'impatto ed all'efficacia generale del provvedimento, portandolo addirittura a vanificarlo. Perché qui si gioca un altro grande equivoco per non dire un paradosso. Se gli enti e le istituzioni che impongono i divieti ai veicoli giudicati più inquinanti non hanno mai fornito dati scientifici e oggettivi sull'impatto concreto che ogni manovra anti-smog ha sull'inquinamento totale, tanto più non sono in grado di dimostrare scientificamente il peso specifico e l'impatto delle deroghe sui divieti in vigore. Che in un mondo dove anche i singoli auto-velox vengono installati, a ragione, sulla base dei dati statistici sull'incidentalità, appare paradossale in linea di principio applicare divieti e limiti così stringenti, capaci di incidere sulla vita di migliaia di persone che non hanno alternativa alla loro (tantomeno quella di un servizio pubblico capace di essere alternativo), sulla base di linee di indirizzo che sono politiche non supportate, nella manovra nel suo complesso e nelle giornate di stop, di dati capaci di descriverne la loro reale e specifica efficacia sul piano tecnico e scientifico. Perché se chi i divieti li applica fosse in grado di dimostrare, periodicamente, la loro efficacia specifica rispetto agli eltri elemento che costituiscono l'inquinamento e la qualità dell'aria allora forse ci sarebbe lo strumento per tarare scelte politiche e divieti così come per spiegare e motivare ai cittadini ad accettare e motivare all'accettazione dei sacrifici. Compresa quella di non accendere il proprio camino di casa.  Anche se avete l'Isee basso.
Fatto sta che procedendo alla cieca, aggiungendo tanti divieti quante deroghe lunedì 1 ottobre si procederà al via della nuova manovra sedicente anti-smog con tante limitazioni da adottare e da rispettare, e che sinteticamente, riportiamo nuovamente di seguito

Le misure in vigore dal 1^ ottobre

Da lunedì scatterà quindi il blocco alla circolazione nei Comuni che hanno sottoscritto il Pair 2020 degli autoveicoli veicoli diesel fino all’euro 4, benzina fino all’euro 1 e i ciclomotori pre-euro. I divieti si applicano in via ordinaria dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30, e nelle domeniche ecologiche e si estendono alle altre domeniche in caso di superamento per più di 4 giorni dei livelli di pm10 nell’aria.

Sono interessate da queste limitazioni 30 città dell’Emilia-Romagna: 19 tra capoluoghi di provincia o comunque aree urbane con oltre 30 mila abitanti - in ordine alfabetico Bologna, Castelfranco Emilia (Mo), Carpi (Mo), Cento (Fe), Cesena, Faenza (Ra), Ferrara, Forlì, Formigine (Mo), Imola (Bo), Lugo (Ra), Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio nell'Emilia, Riccione (Rn), Rimini, Sassuolo (Mo) - e gli 11 centri dell’agglomerato di Bologna: Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell'Emilia, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Zola Predosa. ha aderito volontariamente all’accordo. Altri comuni anche di altre province l’hanno chiesto.

L’attuazione delle misure del Pair 2020 è affidata all’adozione di apposite ordinanze da parte dei sindaci dei Comuni interessati. Sul sito regionale “Liberiamo l’aria” (www.liberiamolaria.it) saranno tempestivamente pubblicate, comune per comune, tutte le informazioni per i cittadini, con i testi delle ordinanze, i dati in tempo reale, le mappe, le misure emergenziali e le deroghe in vigore. Tra queste ultime, ricordiamo, il via libera alla circolazione per i mezzi alimentati a metano, gpl, elettrici, ibridi e quelli che viaggiano con almeno 3 persone a bordo, se omologati per 4 o più posti, e con almeno 2 persone, se omologati per 2 o 3 posti a sedere (car pooling).

Lo stop ai camini

Confermate inoltre le restrizioni già in vigore nel 2017 per i camini più vecchi, e cioè quelli aperti tradizionali (senza sportello a chiusura della sede di fiamma), le stufe o “caldaiette” con efficienza energetica inferiore al 75%, ossia quelle meno efficienti e più inquinanti, di classe “1 stella”.

Il divieto si applica però solo per l’uso riscaldamento e solo nelle abitazioni dotate di sistemi alternativi per riscaldare gli ambienti, e, nel caso, solo nelle aree situate sotto i 300 metri di altitudine. Sono esclusi i Comuni montani per il loro intero territorio.

Dunque, se in casa non ci sono altri tipi di impianti di riscaldamento i caminetti possono sempre essere accesi e utilizzati. Lo stesso vale per cucinare cibi o per fini commercialinessun rischio di spegnimento per pizzerie, ristoranti, barbeque, ecc. 

Non sono previsti divieti nemmeno per gli impianti a biomassa (legna o pellet) di classe 2 stelle o superiore (la classe di appartenenza è indicata nella documentazione fornita dal costruttore e consegnata all’acquisto), che comprendono la stragrande maggioranza di quelli recenti o di nuova installazione come quelli acquistati con il contributo del Conto termico nazionale, che incentiva interventi per l'incremento dell'efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.

 I provvedimenti emergenziali

In caso di sforamento dei limiti di pm10 per 4 giorni consecutivi, nei  Comuni in cui si applica il Pair 2020 sono previste specifiche misure emergenziali: oltre all’estensione alle domeniche del blocco della circolazione dei veicoli fino all’euro 4, scatteranno inoltre il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa con prestazioni emissive fino alla classe 2 stelle, sempre in presenza di impianti alternativi; l’obbligo di abbassare a 19 gradi il riscaldamento nelle case e uffici e a 17 gradi nelle attività produttive e artigianali e il divieto di combustione all’aperto e di spandimento dei liquami zootecnici. A queste misure si aggiungono il potenziamento dei controlli e il divieto di sostare in strada con il motore acceso.

Dopo 10 giorni consecutivi di superamento, invece, il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa viene esteso anche alla classe energetica 3 stelle. Le misure emergenziali restano in vigore fino al primo giorno di aggiornamento del bollettino (il primo lunedì o giovedì successivo al giorno del blocco) e sono prorogate automaticamente se i livelli di inquinamento rimangono superiori alla soglia.


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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