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L’8 maggio di 192 anni fa, nasceva a Ginevra Henry Dunant, umanista, filantropo, primo premo Nobel per la pace e fondatore della Croce Rossa.
Per questo motivo anche quest’anno a Modena, come nel resto del mondo, si festeggia oggi la “Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa”. Nella nostra città, già da inizio settimana e fino al prossimo 11 maggio, la bandiera di Croce Rossa sventola dal Palazzo Comunale (affianco a quella italiana ed a quella di Modena), quale emblema di protezione rivolto soprattutto ai più vulnerabili.
In presenza del Sindaco, Giancarlo Muzzarelli, e di una piccola delegazione di volontari di Croce Rossa, una seconda bandiera è stata alzata questa mattina in piazza Roma sempre affiancata al patrio Tricolore.
“Il gesto di issare una bandiera su un territorio – dice Carlo Meschiari, Presidente del Comitato di Modena di Croce Rossa – è associato generalmente all’atto conclusivo di una guerra vinta o ad una conquista.
Purtroppo, la “guerra” contro questo virus non è ancora vinta ma proprio per questo esporre sulla città la bandiera di Croce Rossa, universamente riconosciuta come emblema di protezione, assume quest’anno un significato ancor più importante e rappresentativo”.
“Per noi volontari – prosegue Meschiari – ammirare la nostra bandiera a fianco al simbolo della nostra Patria, rinnova quella forza e determinazione che ci vede uniti nel dare sostegno ai più bisognosi e, oggi più che mai, ci ricorda che questo è il “tempo della gentilezza” e della responsabilità verso i più vulnerabili”.
Grande soddisfazione per il gesto è stata rimarcata anche dal Sindaco Giancarlo Muzzarelli che in un messaggio, ha voluto esternare come “In un momento tanto difficile per il nostro Paese e per la nostra comunità, questa immagine, oltre a trasmettere un grande senso di coesione, esprime il forte legame che unisce l'Amministrazione comunale e l'Associazione della Croce Rossa.
Inoltre, rende omaggio al lavoro straordinario svolto dai tanti volontari, impegnati ogni giorno a combattere la sofferenza delle persone, offrendo cura, sostegno e protezione.”
La cerimonia in piazza Roma, che si è svolta in osservanza di tutte le misure cautelative previste dalla legge dovute al periodo e quindi in presenza di poche persone debitamente distanziate tra loro, nonostante tutto è stata comunque toccante ed intensa.