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Via libera alla sperimentazione di transit point nei villaggi industriali e di nuovi servizi per il commercio del Centro storico con magazzini decentrati e fornitura 'just in time'. Quella di punti alle porte del centro in cui concentrare le merci da distribuire con mezzi dedicati e poco impattanti in centro storico, fa parte del lungo elenco delle idee, dei progetti e degli annunci puntualmente non realizzati. Oggi, a riportare l'attenzione sulla potenziale utilità dei transit point al servizio della logistica e del trasporto delle merci in centro storico, non solo in termini ambientali ma anche sulla sicurezza, è Modena Volta Pagina. Il caso scatenante è l'ennesimo grave incidente che ha visto coinvolta una donna in bicicletta e pare collegato al transito di uno dei tanti furgoni in circolazione.
'Se per circolare in sicurezza in periferia occorre estendere, raccordare e rendere meno pericolose le dissestate e cervellotiche ciclabili, spesso fuori norma, in Centro Storico i problemi sarebbero risolvibili adottando semplici accorgimenti in uso in tante città'- afferma in una nota MVP.
'Il Centro, infatti, dovrebbe essere il regno dei pedoni, dei ciclisti e del trasporto pubblico, invece una gestione rinunciataria della regolamentazione del trasporto merci ha contribuito a trasformarlo in un luogo affollato di furgoni e camion che sbucano e sostano su strade, strisce pedonali, marciapiedi ad ogni ora del giorno. Eppure si tratta di un problema logistico superabile ricorrendo ad esempio al “Transit Point”. Il Transit Point è un luogo di smistamento dove le merci, portate dalle aziende di trasporto, vengono subito consegnate con veicoli ecologici e su percorsi che permettano di rifornire più attività in un solo giro.
In tal modo si abbattono sia il numero dei veicoli circolanti, sia l’inquinamento, sia i costi. L’attuale anarchia, invece, provoca la reciproca ostruzione fra furgoni e camion, la costante occupazione degli esigui spazi del Centro, il dissesto delle strade, dannosi dei gas di scarico e uno spaventoso aumento di incidenti.
Sia chiaro, le attività commerciali ed artigianali del centro vanno agevolate per reggere la concorrenza della folle proliferazione dei supermercati e devono essere rapidamente alimentate ma proprio per questo occorre attuare un efficiente ed unico servizio di trasporto merci per tutto il Centro.
Il Comune, che è inerte, dovrebbe essere il promotore del Transit Point. Oggi la frammentazione delle consegne è totale, ognuno provvede per sé sopportandone anche i costi. Se questa situazione è sotto gli occhi di tutti stupisce, invece, come nemmeno il prossimo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile non si preoccupi di ottimizzare la logistica per tutelare la mobilità dolce in Centro.
Modena Volta Pagina chiede che il PUMS sia integrato da un concreto progetto per la costituzione di un Transit Point per il cuore della città o anche su questo dovremo approntare noi una proposta?'. La storia però dimostra che non è inserendolo negli indirizzi e nei progetti del documento base per le politiche della mobilità urbana, il PUM appunto, che i progetti hanno garanzia di essere realizzati. Serve anche la volontà politica, oltre alla capacità, di realizzarli veramente. Cosa che fino ad ora non è accaduta.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>