Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Iperconnessi, sempre raggiungibili, sempre interattivi, dopo il lockdown la vita degli italiani si è trasferita online. Merito (o colpa) dei cellulari, di una tecnologia sempre più performante e di una connessione internet ogni giorno più veloce. Vediamo insieme i dati del settore.
Il cellulare è il nuovo padrone del mondo. Piccolo, veloce, utile in qualsiasi cosa, potente, accessibile con un dito oppure grazie alla nostra voce (che sa riconoscere meglio di chiunque altro). Lo smartphone incarna la nuova rivoluzione digitale, in un fenomeno che non conosce confini. Lo dicono i numeri del Global Digital Report: quello che si è appena concluso è stato l’anno con più connessi della storia dell’umanità, vale a dire 5 miliardi di persone in tutto il mondo (ovvero il 63% del Pianeta).
Numeri ancora più sconvolgenti se si pensa che il tempo medio passato online è di quasi 7 ore, con il 92% dei naviganti che si connette esclusivamente da cellulare. Statistiche simili e addirittura sorprendenti si trovano anche per il caso italiano: nel nostro Paese infatti cala la popolazione, ma aumentano gli smartphone. Attualmente siamo 60 milioni e 320 mila, mentre i cellulari attivi sono 78 milioni e 220 mila. Vale a dire 1,3 cellulari a testa. E che il mercato mobile in Italia sia in crescita lo dimostrano anche i servizi offerti dai colossi del settore come Wind, Vodafone o Tim, ma non solo: 'Il dinamismo del settore resta elevato sia per effetto dei processi di consolidamento tra operatori di medie dimensioni, sia in virtù dell'ingresso nella rete fissa di nuovi attori di rilevante peso economico quali PostePay, Iliad e Sky”.
A spiegarlo è stato il Presidente di AGCOM, Giacomo Lasorella, che rivela come i numeri del mercato mobile sono destinati anche a salire nell’immediato futuro.
Anche perché sono ormai cambiate le abitudini, i passatempi, gli stili di vita. Il 73% degli italiani usa infatti il cellulare per cercare informazioni mentre il 67% per essere aggiornato sull’attualità, la metà degli utenti utilizza il web per vedere video, film o programmi. Numeri che hanno anche la loro traduzione in ambito economico: sono 4 miliardi e 680 milioni gli euro spesi in Italia, nel 2021, per beni digitali (tra videogame, abbonamenti, hardware ed editoria digitale). Statistiche sconvolgenti, che non fanno che confermare una teoria: l’Italia è il paese dei cellulari, lo strumento che si è preso il mondo ma anche le nostre vite.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>