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'Sette giorni fa, la community di IoVaccino ha lanciato la petizione online “Difendiamo tutti i bambini, sì ai vaccini per andare a scuola” per sostenere le ragioni e i diritti dei bambini sottoposti a terapie immunosoppressive. La petizione già ha raccolto più di 130.000 adesioni'. I dati, diffusi dalla stessa associazione rivelano come alla petizione on line abbiamo aderito 'non solo cittadini, ma anche società scientifiche italiane si sono esposte per sostenere la petizione: la SITOX (Società Italiana di Tossicologia), la SIF (Società Italiana di Farmacologia) e la SIBBM (Società Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare) e varie Associazioni di persone immunodepresse.
'Diverse personalità di spicco hanno aderito alla nostra petizione come Roberto Burioni, Pier Luigi Lopalco, Walter Ricciardi (Presidente dell’ISS), Guido Silvestri' - segnala l'associazione che in una nota stampa prosegue: 'Nell’ultima settimana, il dibattito si è acceso, dimostrando la fragilità delle proposte della maggioranza governativa: l’Associazione Nazionale dei Presidi delle scuole italiane ha fatto sapere che non saranno accettate le autocertificazioni a causa dell’elevato rischio di falsificazione; Il Collegio dei Professori Ordinari di Pediatria ha manifestato “profondo dissenso e preoccupazione per il depotenziamento dell’obbligo vaccinale”. Tutti gli operatori in gioco, quindi, sono fortemente preoccupati e contrariati dalle azioni della maggioranza governativa. E lo siamo anche noi, genitori e medici impegnati per la promozione sociale delle vaccinazioni.
A breve si terranno le audizioni alla Camera nell'ambito dell'esame del disegno di legge per la nuova regolamentazione delle vaccinazioni: la nostra preoccupazione, vedendo le persone convocate, è ulteriormente aumentata.
Infatti, sarà presente un medico di una nota associazione fortemente “critica nei confronti delle vaccinazioni”, che sostiene la necessità di ridurre e posticipare i vaccini pediatrici contro qualsiasi evidenza scientifica e raccomandazione nazionale. Perché queste persone possono essere ascoltate, mentre la nostra community, che sta riunendo attorno a sé migliaia e migliaia di persone, non è minimamente presa in considerazione? Perché il governo è interessato a sentire la voce di una minoranza esigua e pericolosa della società, mentre chi si impegna per la promozione della salute di tutti non è rappresentato né ascoltato?
Pretendiamo chiarezza da parte del governo - prosegue l'associazione - non è accettabile che una così grande parte della società italiana sensibile al bene comune sia estromessa, mentre chi è parte del problema del calo delle coperture e della epidemia di morbillo possa trovare lo spazio per essere ascoltato dalle Istituzioni'
Redazione Pressa
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