Lento deflusso delle piene: ancora chiusi i ponti sul Secchia a Modena e nella Bassa

In zona Fossalta rimangono in funzione le pompe per contenere i livelli, in via Dotta a causa del rigurgito di Naviglio, Cavo Argine e Minutara, limitazioni al traffico
Rimangono chiusi al traffico anche il ponte di Navicello vecchio sul fiume Panaro, sulla strada provinciale 255, e quello sul Tiepido di strada Curtatona, mentre in zona Fossalta sono ancora al lavoro le pompe per contenere i livelli del torrente. Le casse di espansione di Secchia e Panaro sono entrate in funzione ed è stato effettuato il monitoraggio con le relative fasi di sorveglianza, secondo quanto previsto dai Documenti di Protezione Civile approvati. In particolare la cassa del Secchia ha raggiunto il livello di sfioro verso la cassa sussidiaria nella mattinata del 2 maggio; per la cassa del Panaro è stata mantenuta la vigilanza e non si sono rese necessarie manovre sulle paratoie.
Per la giornata di giovedì, passa da arancione a giallo l’allerta diramato dall’Agenzia regionale per la sicurezza del territorio e la Protezione civile: anche grazie all’assenza di precipitazioni, si prevede l'esaurimento delle piene nei tratti montani e il progressivo rientro al di sotto delle soglie dei livelli idrometrici nei tratti di pianura.
Nella zona di via Dotta, intanto, a causa di rigurgiti del Naviglio, del cavo Argine e del Minutara sono state previste limitazioni alla circolazione in alcuni tratti stradali.
Nell’area più a nord del territorio provinciale, inoltre, si attende il passaggio del colmo di piena del Secchia con particolare attenzione per l’attraversamento di Ponte Pioppa a Rovereto sulla strada provinciale 11.
A Castelvetro lungo la strada provinciale 17 in un tratto compreso tra il Castelvetro e Vignola è istituito un senso unico alternato a causa di alcuni dissesti, mentre sulla strada provinciale 3 “via Giardini” a Serramazzoni in località La Fontanina, è istituito un senso unico alternato dopo che si era verificato il distacco e la caduta in strada di massi rocciosi, rimossi nella serata di martedì 2 maggio.
Lungo la strada provinciale 33 a Frassineti si sono verificate fessurazioni dovute al cedimento della scarpata di valle ed è stato istituito un senso unico alternato, mentre sulla strada provinciale 486 a Casola di Montefiorino, il senso unico alternato è dovuto all’accumulo sulla sede stradale di materiale franato dalla scarpata di monte.
Sotto osservazione anche la strada provinciale 21 tra tra Ospitaletto e San Dalmazio per il crollo di una porzione di muro di monte e in località Rodiano per lo scivolamento della scarpata di valle, situazione che ha comportato la limitazione al transito a senso unico alternato.
Chiude anche un tratto del percorso Natura Tiepido compreso tra il sottopasso della strada provinciale 17 e l'accesso allo stesso Percorso da Via Case Bruciate, in Comune di Castelnuovo Rangone, per questioni di sicurezza.
I tecnici della Provincia di Modena sono al lavoro, in queste ore, per monitorare la situazione di tutta la rete viaria e verificare la presenza di altre criticità. Tutti i provvedimenti sono necessari per consentire ai tecnici della Provincia di Modena di effettuare le operazioni di pulizia stradale e ripristino delle condizioni di sicurezza della sede viaria e resteranno in vigore fino alla conclusione delle operazioni.
Continua per tutta la notte il monitoraggio dei corsi d’acqua del nodo idraulico modenese da parte di Aipo e sono attivi il Centro unico di Protezione civile a Marzaglia e il Coc, il Centro operativo comunale con funzioni di pianificazione, volontariato, strutture operative locali e viabilità. Insieme ai tecnici comunali, sono al lavoro anche i volontari della Protezione civile.
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