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Si è chiuso nel segno del successo di pubblico e presenze, l’ultima edizione del Memoria Festival di Mirandola. Molta la soddisfazione a riguardo da parte dell’Amministrazione comunale anche se non manca un pizzico di rammarico per l’assenza delle scuole. Una grande occasione formativa, secondo l’Amministrazione, persa per intere classi.
In effetti il Memoria Festival di Mirandola, nato per volontà di Giulio Einaudi Editore, quest'anno incentrato sul tema de “L’Imprendibile”, si è rivelato fortemente attuale ed attrattivo, passando per il Patrocinio oneroso della Regione e del Ministero della Cultura, concesso per la qualità espressa dal programma di questa edizione, perché capace di spaziare in ambiti molteplici e correnti. L'alto livello degli ospiti relatori è stato in grado di attrarre un vasto pubblico tra appassionati e curiosi, nelle strade, nei portici e nelle piazze del cuore storico della città dei Pico, tanto da mandare esauriti molti degli incontri tenutisi dall’1 al 3 ottobre scorsi.
Insomma, una occasione davvero unica per gli studenti di Mirandola e non solo per vivere momenti di cultura, conferenze, per incontrare direttamente i protagonisti del pensiero, della ricerca, della scrittura. Una occasione persa, ribadisce l'amministrazione. E non per colpa dell'amministrazione nemmeno delle scuole stesse.
'L’assenza delle scuole non è riconducibile ad una dimenticanza o ad una scelta dell’Amministrazione, che ha cercato di fare tutto il possibile, affinché potessero essere presenti gli studenti' - spiega in una nota il Comune. 'La rigidità dei protocolli anti covid, non ha messo i dirigenti scolastici nelle condizioni di poter autorizzare l’uscita didattica, in quanto le scuole non sono tenute a chiedere il Green pass, mentre gli enti pubblici che organizzano eventi di questo tipo sono obbligati' - sottoliea l'Amministrazione comunale. 'Non si perde occasione di parlare della necessità di laboratori, di apertura al territorio, di coinvolgimento delle scuole, etc.
, però in oltre un anno, non si è riusciti a fare procedere l’istituzione scolastica di pari passo con la società'
Come possono interagire allora, si chiede l’Amministrazione comunale mirandolese, queste due realtà istituzionali se hanno regole in merito alla sicurezza Covid diametralmente opposte? I dirigenti non possono chiedere il Green pass agli studenti, perciò non possono organizzare o partecipare ad attività dove ciò sia richiesto (teatri, musei, cinema, festival, ma anche treni per eventuali gite a lungo raggio…), dai rigidi protocolli imposti. Risultato: per non discriminare nessuno, sono rimasti quasi tutti in aula (ad eccezione di pochi studenti frequentanti l’ultimo anno delle scuole superiori che hanno deciso, in accordo con le proprie famiglie, di giustificarsi ed uscire, per poter assistere ad alcuni incontri, liberamente, mostrando il green pass). In questo modo però non si fa altro che continuare ad isolare le scuole dal contesto culturale dei territori, tra l’altro dopo i lunghi mesi di didattica a distanza degli istituti scolastici superiori'
'Gli studenti - rileva L’Amministrazione - non hanno potuto quindi neanche svolgere attività di stage, in occasione del Festival. Attività, che sarebbe stata utile per incrementare le ore di alternanza scuola-lavoro. Il motivo è sempre lo stesso: il datore di lavoro è obbligato a chiedere il Green pass, la scuola no, perciò tutti gli stage sono sospesi. All’ufficio scolastico, prontamente interpellato, all’Amministrazione è stato risposto che si tratta di fase transitoria e che prima o poi si risolverà. Intanto i ragazzi, dall’1 al 3 ottobre 2021, hanno perso importanti occasioni di dialogo, di confronto e di crescita, a scuola già iniziata'