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Persone bloccate per ore, in coda, in auto, dalle 7,30 della mattina su via Minutara e via Divisione Acqui. imbottigliate ed incastrate con i loro mezzi tra le decine di auto in fila dirette all'hub vaccinale e al punto tamponi. All'interno intere famiglie spesso con bambini e anziani. Tutti con la prenotazione per il tampone fissata dall'Ausl nell'ampia fascia oraria delle 8,30 alle 13, ma che si sono messi in coda da subito. Scelta sbagliata, stando alla cronaca di questi giorni che ha insegnato come in questo caso l'arrivare prima non porta a minori attese, bensì il contrario. Per chi ha la prenotazione meglio arrivare anche alle 12 o alle 13. La possibilità di evitare almeno due ore di coda è certa. Ma pochi seguono il consiglio, e alle 8 sono per la maggior parte lì.
Ovvero a circa un ora e mezzo di coda in auto fuori dall'area di via Minutara ed a circa due ore dall'approdo finale del tendone con i tamponi, una volta giunti all'interno, dove l'Ausl, senza cambiare la segnaletica, ha disposto, da oggi, l'inversione dei percorsi divisi per chi si deve vaccinare e chi si deve tamponare. Come lo era nei giorni scorsi, ma all'incontrario. Tamponi nella corsia ancora indicata per le vaccinazioni e viceversa. Una divisione che viene indicata soltanto dal personale in divisa, volontario. Una divisione che però non viene fatta all'esterno obbligando tutti ad una chilometrica ed asfissiante coda che potrebbe essere stralciata per gli utenti con le prenotazioni per il vaccino e che una volta all'interno dell'area avrebbero una coda minima. Mancata informazione e divisione dei flussi veicolari che rende ancora più inefficaci le modifiche ai percorsi interni decisi dall'Ausl ieri e in vigore da oggi.
Modifiche inutili e comunque da spiegare, perchè, appunto, i cartelli sui percorsi da seguire, che non sono cambiati, traggono in inganno. E allora entrano in gioco i volontari della Croce Rossa, dalle 7 della mattina (la Polizia Municipale arriverà alle 8), per deviare e filtrare il traffico all'ingresso dell'Hub e per dirottare i mezzi nelle direzione opposta a quella che ancora indicano i cartelli che l'Ausl ha, appunto, deciso di non rimuovere o di non coprire. Sarebbe stato utile almeno per non continuare a non confondere le idee. Cosa che invece avviene, per tutti, e che solo grazie alla pazienza e alla cortesia dei volontari della croce rossa e dell'esercito, viene rimediata.
Criticità evitabili che si aggiungono a criticità ormai diventate croniche. Frutto di un mancato adeguamento del sistema di prenotazione dei tamponi che prevedono ancora non un orario definito ma una fascia oraria. Sistema soprattutto non adeguato alla reale capacità di gestirli, nell'effettuazione del test e nella successiva analisi di laboratorio. Chi si attendeva un aumento di personale all'effettuazione di tamponi si illudeva. Anche questa mattina 3 operatori, due ad effettuare tamponi sulle persone in auto e una a gestire la fila delle persone a piedi. Per migliaia di utenti prenotati, in una sola mattina. Il resto è una assoluta mancanza di indicazioni preventive, coperta appunto solo dall'impegno di personale volontario che fa da filtro nel punto di accesso all'area.
Una somma di errori e sottovalutazioni anche per la gestione della viabilità esterna all'area dove per almeno due ore anche persone in auto dirette al lavoro verso via Divisione Acqui, in assenza di indicazioni hanno imboccato via Minutara per poi rimanere incastrate, senza potere proseguire e tantomeno uscire facendo inversione. Strada Minutara è troppo stretta per consentire ogni manovra. E così si perdono ore in una coda che con una migliore organizzazione e informazione preventiva agli automobilisti si poteva e doveva evitare. Assenza di informazioni anche rispetto alla possibilità, per chi è nelle condizioni di farlo, di lasciare l'auto a distanza e fare la coda a piedi (questa mattina da un ora e mezza alle due ore di attesa, comunque inferiore a quella in auto) per sottoporsi al tampone. Del resto, escludendo le persone anziane, per molti questa mattina le condizioni meteo lo permettevano. Mentre nelle code in auto saliva l'insofferenza. In tanti ad inveire contro l'organizzazione dell'Ausl che nonostante le criticità dei giorni corsi non è riuscita a mettere in campo provvedimenti se non risolutivi, almeno migliorativi. In un silenzio che a tratti appariva irreale frutto per lo più di rassegnazione. Rotto solo dall'accensione dei motori delle auto, ogni dieci - quindici minuti, come in autostrada, quando la coda avanza di qualche metro, ogni tanto, In molti all'interno delle auto, si sono attrezzati: con tablet e Pc per lavorare, con dvd e chiavette per visionare film. Ma soprattutto acqua e cibo. I finestrini devono rimanere chiusi per l'enorme quantità di smog. Ci sono da affrontare anche 3-4 ore di attesa. Alcuni minacciano di chiamare le forze dell'Ordine che comunque sono già li. In parte come loro vittime di una evidente disorganizzazione che chi si trova li non deve e può fare altro che subire.
Gi.Ga.