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'Più contraddizioni sul green pass, e più restrizioni, aspettiamoci di tutto'
La Pressa
L'avvocato Edoardo Polacco in piazza a Modena: 'Togliere la possibilità del tampone, nel momento in cui sarebbe da estendere a tutti, sarebbe l'ultima follia. Il governo si scaglierà sempre più contro i dieci milioni di italiani che democraticamente e civilmente dissentono'
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'Più aumentano le contraddizioni degli scienziati, più continua la resistenza di chi si oppone al green pass e più aumentano le restrizioni. L'ipotesi di abolire il tampone per ottenere il green pass, in assenza di obbligo vaccinale, potrebbe essere a breve l'ultimo atto incostituzionale da parte del governo.
Nei prossimi dieci giorni l'azione dell'esecutivo sarà durissima nei confronti di chi in maniera democratica, pacifica e civile continua a dimostrare, come oggi, il proprio dissenso'
L'Avvocato Edoardo Polacco, in piazza a Modena, avverte chi si oppone allo strumento del green pass con particolare riferimento al mondo del lavoro. 'Da un lato non c'è l'obbligo e dall'altro i lavoratori sono obbligati a presentare un green pass per godere di un diritto al lavoro sancito dal primo articolo della costituzione. Oggi l'alternativa possibile al vaccino è il tampone che, dimostrato che ci si contagia anche da vaccinati, sarebbe semmai da estendere a tutti anziché toglierlo, ma ormai siamo alla follia'
Un diritto al lavoro che Polacco insieme ad una rete di mille avvocati in Italia, sta difendendo in tutti i tribunali dove sono stati presentati ricorsi.
All'orizzonte poi la prospettiva che il governo continui a mantenere in atto lo stato di emergenza. Se la proroga sulla base delle condizioni che due anni l'avevano fatto scattare, non è tecnicamente possibile, è possibile la proclamazione di una nuova emergenza sulla base delle condizioni profondamente cambiate in cui ci troviamo. 'Il problema è che questa norme stanno dimostrando la loro infondatezza logico scientifica. Quello del governo è un procedere cieco e di carattere politico che si scaglierà in maniera sempre più violenta contro quei dieci milioni di italiani che pacificamente e democraticamente sta esprimendo il proprio dissenso. I prossimi dieci giorni vedremo in quali forma, ma sono certo che sarà così, a partire dal settore del pubblico impiego'
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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