Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
La provincia di Piacenza non è mai stata dichiarata zona rossa dal Presidente della Regione Stefano Bonaccini, eppure non è stata meno martoriata di quella di Lodi. La questione è stata sollevata a più riprese, a tratti, nelle scorse settimane, ma non è diventata un caso nazionale. A differenza di quanto successo per la Lombardia. E anche rispetto ai decessi nelle Cra dove l'Emilia-Romagna deterrebbe, in termini relativi, il primato nazionale. I piacentini contagiati sono stati 4.535, con 963 decessi. L'Emilia-Romagna (con meno della metà degli abitanti della Lombardia) dall'inizio dell'epidemia ha registrato 28.170 positivi e 4.224 morti. L'Emilia Romagna, seconda solo a Lombardia per numero di morti, ha avuto nella provincia di Piacenza numeri da tragedia nazionale. La provincia, per mortalità, è seconda sola, in Italia, a quelle Cremona e Bergamo.
Ma la narrazione mediatica, ha voluto il governatore Stefano Bonaccini come diverso, più virtuoso, nemmeno da paragonare al collega lombardo Attilio Fontana. Insomma l'Emilia-Romagna, pur essendocene le condizioni, non è diventata caso nazionale. Nemmeno nel momento in cui la provincia di Piacenza, vicina sia territorialmente sia nei numeri dei contagi e dei morti a Lodi, non è stata decretata zona rossa. Con tutte le conseguenze del caso.
Piacenza, terra purtroppo anche di vittime illustri ed emblematiche, come il sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi, deceduto a causa della pandemia. Comune della provincia di Piacenza dove oggi il presidente Stefano Bonaccini si è recato per rendergli omaggio. Partecipando alla cerimonia che si è tenuta in Comune, dove al sindaco scomparso è stata intitolata la sala consigliare: 'Sono qui per dovere istituzionale e personale. Da tutta la regione un abbraccio alla famiglia e a questa comunità, che ha pagato un prezzo altissimo alla pandemia. Giovanni era una persona onesta, perbene, buona, capace di collaborare e partire sempre dalle cose che andavano' - ha affermato Bonaccini
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>