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In merito all'intervento del Sindacato Fials pubblicato da La Pressa relativo alla presa in carico di due pazienti psichiatrici presso il Servizio Psichiatrico di diagnosi e cura dell'ospedale di Carpi (che secondo il sindacato sarebbero stati trattati in forme non adeguati con il trasferimento in Unità OBI o in una struttura privata accreditata di Modena), pubbichiamo la risposta e le precisazioni di merito dell'Ausl di Modena.
'Il trattamento dei due casi citati dal sindacato Fials ha rispettato le normali procedure di presa in carico previste in orario notturno e non ha evidenziato criticità nella loro gestione. Il Pronto Soccorso rimane il primo presidio sanitario di accoglienza e monitoraggio dei pazienti psichiatrici, tranne nelle situazioni in cui viene definito precedentemente al loro arrivo il ricovero diretto presso il Servizio psichiatrico di diagnosi cura (SPDC) di Carpi.
Il trasferimento in reparto o presso cliniche private convenzionate o altre sedi SPDC regionali viene deciso solitamente dopo l’attenta valutazione dello psichiatra in turno presso il PS e previa valutazione delle disponibilità dei posti letto.
Si precisa, inoltre, che sia all’interno del SPDC che al Pronto Soccorso è operativo un servizio di vigilanza H24, che ha proprio il compito di monitorare e intervenire in caso di emergenze, eventualità non resasi necessaria coi due pazienti citati dal sindacato.
Riguardo al presunto carico difficilmente gestibile di pazienti e situazioni problematiche all’interno del reparto, si precisa che non si sono riscontrate in queste settimane particolari situazioni di difficoltà, questo grazie soprattutto all’impiego a Carpi dei professionisti già in servizio a Baggiovara, con un organico opportunamente adeguato per dare garanzia di continuità ai livelli di servizio assistenziali.
Attualmente non c’è nessun esubero di pazienti ricoverati presso l’SPDC di Carpi, che dispone di 11 posti letto.
L’Ausl è consapevole, e li ringrazia per questo, del grande impegno messo in campo dagli operatori per rendere efficiente la sede provvisoria di Carpi e gestire pazienti dalle caratteristiche ed esigenze diverse, tutte complesse.
Si ricorda inoltre che l’adeguamento strutturale effettuato in vista del trasferimento del servizio da Baggiovara a Carpi ha permesso di realizzare interventi mirati per aumentare la sicurezza del reparto, come ad esempio l’installazione di telecamere, l’ampliamento del servizio di vigilanza e il collegamento con le istituzioni competenti per un maggior presidio della struttura.
Infine, sui lavori in corso per rendere nuovamente operativa la sede originaria dell’SPDC a Baggiovara, viene confermata la stima di due mesi per terminare gli interventi. Le tempistiche prevedono sia la conclusione dei lavori di ripristino degli arredi rovinati in seguito all’episodio del 17 febbraio corso, che il termine dei lavori di ristrutturazione dell’intero reparto da 300mila euro, nell’ambito dell’accordo quadro stipulato nel 2022'
Redazione Pressa
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