'Diffido la Usl - continua la donna - dal fare esperimenti sul sangue di mia figlia e, per quanto mi riguarda, continuerò a credere che le dosi iniettate siano state sei e non quattro, perché questo è quello che mi certificano due medici del Noa 36 ore dopo il ricovero in ospedale di mia figlia. Non ho ricevuto nessuna documentazione che mi certifica che le dosi erano diventate quattro dosi. Un fatto che ho appreso dalla stampa, ma che la Usl non mi ha mai comunicato'.E proprio oggi si è verificato un episodio simile ai danni di una 67enne a Livoro (qui l'articolo).
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