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Sarà un programma ridotto, adeguato alle disposizioni anti-contagio, quello della solennità di San Geminiano in tempo di pandemia da Covid-19. Alle celebrazioni in Duomo si potrà accedere fino al raggiungimento della capienza massima prevista secondo le disposizioni contenute nel protocollo firmato il 7 maggio 2020 dal Governo e dalla Cei, stabilita in 124 fedeli per la Cattedrale (autorità comprese nella solenne Messa pontificale).
Domenica 31 gennaio - come ricorda il Capitolo metropolitano - non sarà possibile venerare le reliquie del santo patrono nella cripta del Duomo. La visita si potrà effettuare nella settimana seguente, secondo gli orari di apertura della Cattedrale, così come è stato possibile farlo questa settimana.
Le celebrazioni in Duomo si apriranno sabato 30 gennaio, giorno della vigilia, quando alle 17.15 l’arcivescovo Erio Castellucci presiederà i primi Vespri pontificali con la partecipazione del Capitolo metropolitano e del clero cittadino.
Sarà invece il vicario generale, monsignor Giuliano Gazzetti, a presiedere la Messa della vigilia, alle 18. Domenica 31 gennaio, giorno della solennità, la celebrazione eucaristica delle 8 sarà presieduta da monsignor Enrico Solmi, vescovo di Parma, e quella delle 9.30 da monsignor Lino Pizzi, vescovo emerito di Forlì-Bertinoro. Alle 11 sarà celebrata la solenne Messa pontificale, presieduta dall’arcivescovo Erio Castellucci e concelebrata da altri vescovi, dal Capitolo metropolitano e da altri sacerdoti. La celebrazione, che vedrà la presenza delle autorità civili e militari in misura contingentata per il rispetto delle disposizioni anti-Covid, sarà preceduta dalla benedizione con la reliquia del braccio di san Geminiano alla città e all’arcidiocesi.
La Messa sarà trasmessa in diretta televisiva sui canali televisivi 11 e 19 delle due tv locali, dunque i fedeli che non riusciranno a recarsi in Duomo potranno seguirla da casa.
E, per la prima volta, anche le persone non udenti potranno partecipare pienamente alla solenne celebrazione. Un’attenzione che è frutto della sensibilità dell’arcivescovo e di tutta la comunità diocesana, consapevole di quanto questa parte della popolazione sia stata fortemente penalizzata in questo periodo di pandemia. Come già avvenuto nella liturgia d’insediamento del vescovo Castellucci nella diocesi di Carpi, il 1° gennaio, sarà realizzato un servizio di traduzione simultanea nella lingua dei segni italiana (Lis) grazie alla storica istituzione religiosa modenese delle “Figlie della Provvidenza per le sordomute”, fondata da don Severino Fabriani e presente a Santa Croce di Carpi e in corso Cavour a Modena.
Il programma delle celebrazioni di San Geminiano proseguirà con i secondi Vespri pontificali, presieduti alle 17.15 dall’arcivescovo Castellucci, e si chiuderà alle 18 con la Messa vespertina presieduta da monsignor Giuseppe Verucchi, arcivescovo emerito di Ravenna–Cervia.
Visitando la Cattedrale nei giorni 30 e 31 gennaio si potrà ricevere l’indulgenza plenaria alle consuete condizioni: recita del Credo e del Padre Nostro, preghiera secondo le intenzioni del Papa, Comunione e Confessione nei giorni vicini.