Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Il voto ai tempi del Covid costa di più, molto di più. E rappresenta una spesa straordinaria anche per i bilanci dei comuni che anche quest'anno si sono dovuti sobbarcare in anticipo non solo le spese per l'allestimento dei seggi e del personale (presidenti e scrutatori), ma anche per il materiale di sanificazione individuale e, più in generale, per quella dei seggi.
Tutto pagato in anticipo e per conto dello Stato che - dice - rimborserà. Intanto le spese aumentano. In questi ultimi giorni in Comune a Modena, preso a riferimento (ma è presumibile che la situazione sia analoga in altri comuni), le determine di spesa per coprire costi aggiuntivi, ordinari e straordinari si sono moltiplicate. Relative a spese che si vanno ad aggiungere ai 107.507 euro che il Comune aveva già stanziato e anticipato per il pagamento dei compensi spettanti ai componenti dei seggi elettorali sono i seguenti.
Con questo tabellare.
– Presidenti di seggio: euro 130,00,
– Scrutatori e segretari: euro 104,00;
– Presidenti di seggio speciale: euro 79,00,
– Scrutatori di seggio speciale: euro 53,00;
Moltiplicati per i componenti dei 172 seggi elettorali, composti ognuno dal Presidente, dal Segretario e da 3 scrutatori, dei 18 seggi elettorali con seggio volante, che prevedono uno scrutatore in più rispetto ai seggi ordinari, dei 9 Seggi speciali composti dal Presidente e da n. 2 scrutatori. A formare appunto la spesa di 107 mila euro comprendente anche il trattamento di missione spettante ai Presidenti di seggio che debbono recarsi fuori dai Comuni di residenza e ai Presidenti di seggio che debbono raccogliere il voto a domicilio o presso strutture sanitarie con meno di 100 posti letto, che consiste nel rimborso spese dei chilometri percorsi, nel caso ne facciano richiesta.
Ma una volta definito questo, e stanziata la cifra per la copertura, è arrivata un'altra circolare del Ministero dell'Interno, la n. 17/2020 che ha previsto un aumento del 50% dell'onorario fisso spettante ai componenti dei seggi collocati presso strutture ospedaliere con reparto Covid, con questo tabellare
presidente € 195
scrutatori € 156
seggi ospedalieri speciali
presidente € 118,50
scrutatori € 79,50
seggi ospedalieri speciali covid
presidente € 195
scrutatori € 156
Aumento che ha comportato, e fatto stanziare, una maggior spesa, integrativa, di 1.227 euro
Ma non è tutto. A queste spese vanno aggiunte quelle dell'allestimento dei seggi, del supporto ai personale e della sanifizazione. Ed è così che il comune si è dovuto anche occupare, tra le altre spese per incombenze varia, della fornitura di n. 90 kit, composti da 2 lenzuola e 1 federa monouso, e n. 108 cuscini per una spesa di 758,72 euro, della fornitura di bevande calde, per 61 euro, del servizio di ristorazione con fornitura e consegna pasti per una spesa massima di € 350,00 euro, di altre 10 cabine elettorali mancanti per 1.586 euro. E per un totale di oltre 4.500 euro.
Per garantire il rispetto dei protocolli sanitari e di conseguenza, oltre alle ordinarie pulizie anche interventi periodici di pulizia e sanificazione prima dell’insediamento del seggio, durante le operazioni e elettorali e al termine di ogni giornata elettorale, è poi arrivata una ulteriore spesa di 20.130 euro ad una ditta esterna specializzata.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>