Spiagge post-covid: il ritorno dei droni. Controlleranno i bagnanti

Diversi comuni hanno già annunciato che intendono impiegarli, tramite le rispettive Polizie locali, per monitorare soprattutto le spiagge libere
Saranno utilizzati anche i droni sulle coste italiane per controllare il rispetto delle distanze tra i bagnanti per l’emergenza Covid-19. Diversi comuni hanno già annunciato che intendono impiegarli, tramite le rispettive Polizie locali, per monitorare soprattutto le spiagge libere, ad esempio a Genova, Pisa, Cecina (Livorno), Fiumicino (Roma), Agropoli (Salerno) e ancora in altre località. Ma per questo serviranno norme specifiche, perchè un utilizzo di questo tipo necessita di una deroga alle norme nazionali che impediscono, da giugno a settembre, il sorvolo di droni a meno di 100 metri dalla linea di costa, verso il mare e verso l’entroterra.
Durante i mesi di lockdown per la pandemia, l’uso di droni per il controllo delle aree urbane è stato molto diffuso, addirittura con l’impiego di termocamere per la misura delle temperature e di altoparlanti per la diffusione di messaggi alla popolazione. Un boom che ha costretto i vertici della Polizia ad intervenire per chiedere una regolamentazione adeguata.

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