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Lo scorso 17 marzo il secondo, e a quanto pare definitivo, atto di sgombero e allontanamento dei soggetti che da un anno, avevano attrezzato abusivamente due aree verdi da loro acquistate in stradello Riva, creando una sorta di microareea residenziale recintata e, appunto, attrezzata, ma al di fuori dei percorsi istituzionali e urbanistici. Uno sgombero, mesi fa, c'era già stato, con rimozione di alcune strutture mobili all'interno. Ma l'utilizzo non autorizzato in quei termini proseguì. L'allarme tra i residenti che nel corso dei mesi avevano visto nascere di fatto una area nomadi attrezzata davanti a casa, sfociò in un nuove proteste e nel nuovo sgombero con confisca dell'area da parte del Comune e allontanamento delle persone presenti. Il 17 marzo scorso provvedimento esecutivo con autorità in azione. Sgombero di persone e cose e chiusura dell'area. All'interno di una delle due delle due non c'è più nulla.
Nella seconda alcune una struttura fissa (casetta in legno), una casa mobile e una auto. Nulla più. Grosse barriere di cemento ne impediscono l'accesso. I proprietari, hanno per disposizione dell'Autorità Giudiziaria la possibilità di accedervi per un mese, fino al 17 aprile, per potere riprendere possesso o rimuovere le uniche cose rimaste. Il problema, per i residenti e non solo, sembrava risolto. Sembrava. Perché nei giorni immediatamente successivi in tutta l'area circostante si sono moltiplicate le segnalazioni da parte di chi abita in zona, di fatti analoghi. Relativi all'arrivo di alcuni mezzi tra cui alcuni camper presumibilmente, sulla base delle dichiarazioni dei residenti, le stesse persone che occupavano la zona, con fare descritto come intimidatorio. A scaricare grossi cumuli di rifiuti davanti alle porte o nei cortili delle case con un messaggio verbale: 'E' solo l'inizio'.
'Ci risiamo, continuiamo a non essere tranquilli'- afferma un residente che desidera non farsi fotografare. 'Al pomeriggio lavoro e ho timore che queste persone spaventino i miei figli che al pomeriggio sono a casa'.
La questione, prima dell'ultimo sgombero delle aree e degli stessi atti 'intimidatori' successivi allo stesso (confermati dal sindaco giovedì scorso in risposta all'interrogazione del consigliere comunale di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi), ha spinto i consiglieri Lega Modena Barbara Moretti (Consiglio Comunale), e Pasquale Castaldi (Quartiere 3), ad un nuovo sopralluogo in zona: 'Accogliamo il nuovo allarme lanciato dai residenti rispetto ad una situazione che anche dopo lo sgombero, continua ad essere preoccupante'.
Del resto, il consigliere Barbara Moretti, ebbe modo di provare direttamente il timore di subire atti intimidatori. L'anno scorso, quando il caso scoppiò a seguito dell'arrivo dei primi mezzi nelle aree e la crescita dell'insediamento abusivo, fu oggetto di minacce da parte di alcuni che l'avevano vista fotografare la zona e le intimarono di andarsene arrivando ad un vero e proprio inseguimento. All'interno di quelle aree, la situazione è congelata. Gli accessi sono chiusi. Vige il divieto assoluto di accesso se non appunto agli eventi diritto proprietari. Per prelevare quanto rimasto. Una recizione provvisoria è stata abbattuta, ma nulla di doloso. 'E' stato il vento' - dicono i residenti. Di giorno la situazione è tranquilla, ma è fuori, sulla strada, che i residenti temono di sera l'arrivo di coloro che, come ha confermato il sindaco giovedì scorso in Consiglio comunale, si sono arrabbiati per essere stati mandati via. 'Vogliamo mantenere alta l'attenzione su queste aree' - afferma il consigliere Moretti durante il sopralluogo. 'I residenti devono nuovamente vivere serenamente'.
Redazione Pressa
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