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Tajani al festival della migrazione: 'Mediterraneo non sia cimitero'

Tajani al festival della migrazione: 'Mediterraneo non sia cimitero'

Il ministro degli Esteri ha sottolineato la necessità di una azione decisa nei paesi d'origine e transito dei flussi migratori. 'Serve un piano Marshall europeo'


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Il fenomeno migratorio va affrontato con una visione globale e integrata. Lo ha affermato il ministro degli esteri Antonio Tajani ntervenendo al Festival della Migrazione di Modena. Tajani ha elogiato l'adozione del Nuovo Patto per la Migrazione e l'Asilo da parte dell'Unione Europea, che introduce un meccanismo di solidarietà per gli Stati membri più sotto pressione. Tuttavia, ha ribadito la necessità di un'azione decisa nei Paesi di origine e transito dei flussi migratori.

'Il Governo italiano - ha affermato Tajani - è impegnato a promuovere questa visione all'interno dell'Unione Europea e nei contesti multilaterali. Ha ricordato il suo precedente appello per un grande Piano Marshall europeo, volto a favorire la crescita e la creazione di lavoro in Africa. Iniziative come il Piano Mattei mirano a creare opportunità attraverso joint-ventures e collaborazioni tecnologiche, per un rapporto paritario e vantaggioso'.
Tajani ha sottolineato l'importanza di ridare speranza al continente africano, che nel 2050 avrà oltre 2,5 miliardi di abitanti. Il focus è sui giovani, con investimenti nella formazione professionale e borse di studio per studenti africani, raddoppiate quest'anno. Questi giovani diventeranno ambasciatori dell'Italia nei loro Paesi, facilitando la collaborazione tra imprese italiane e africane.

'Contrastare i trafficanti di esseri umani è una priorità per il Governo' - ha affermato il ministro dichiarando che, 'mentre i trafficanti investono sulla disperazione, l'Italia vuole investire sulle opportunità. Ribadiamo qui l'impegno a trasformare il Mediterraneo da luogo di morte a mare di commercio, benessere e pace'.
Il Ministro ha chiesto un forte impegno dell'Unione Europea e ha sottolineato l'importanza del dialogo con i Paesi di origine, transito e destinazione dei flussi migratori. L'Italia è pronta a fare la sua parte con un'azione a 360 gradi, coinvolgendo imprese, formatori, missionari e organizzazioni della società civile.

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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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