Articoli Società

Tragedia: muore a 13 anni dopo 24 ore dal vaccino Pfizer

Tragedia: muore a 13 anni dopo 24 ore dal vaccino Pfizer

Sin dalla nascita soffriva di una patologia cardiaca. La seconda dose di Pfizer le era stata somministrata giovedì mattina


1 minuto di lettura

Spazio ADV dedicata a LG

Tragedia in provincia di Lecce. Una ragazza di 13 anni, Arianna, di Trepuzzi è morta ieri mattina all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, quasi 24 ore dopo la somministrazione del vaccino anti Covid. A darne notizia è l'edizione locale del Corriere della Sera. Ora sarà l’autopsia, disposta dall’Asl di Lecce, a chiarire le cause della morte ed evidenziare eventuali correlazioni tra la ricezione della seconda dose di Pfizer e la tragedia. Arianna frequentava il primo anno del liceo scientifico Banzi di Lecce, sin dalla nascita soffriva di una patologia cardiaca. La seconda dose di Pfizer le era stata somministrata giovedì mattina, nel corso della notte si è sentita male: accompagnata d’urgenza al pronto soccorso è deceduta dopo poco.
'Al momento, dopo una prima valutazione, non è stato possibile stabilire una correlazione tra il vaccino e la morte, pertanto abbiamo incaricato un nostro sanitario e un medico legale di eseguire l’autopsia sul corpo della ragazza - ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno Rodolfo Rollo, direttore generale dell’Asl di Lecce -. Abbiamo seguito le procedure di legge previste in casi gravi come questo ed è stata data comunicazione all’autorità sanitaria e alla famiglia'.
'La città di Trepuzzi piange la scomparsa della piccola Arianna. Tutta la comunità attonita, avvolta nel dolore, esprime il più sentito cordoglio alla famiglia. Ciao Arianna - scrive l'amministrazione comunale -. È indetto il Lutto cittadino il giorno dei funerali'.

Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.