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'Una iniziativa sbagliata, potenzialmente dannosa per le opere d'arte e fortemente diseducativa, di fatto contraria a ciò che rappresenta l'ABC delle regole che vengono insegnate agli esperti e alle guide turistiche e, da parte loro, ai turisti. Perché le opere d'arte non si toccano, tanto più quando si tratta di opere davvero particolari come le metope del Duomo, quelle originali, custodite nel museo del Duomo di Modena'. E' quanto, per sommi capi, ci scrive una professinista del settore rispetto all'iniziativa organizzata nel fine settimana a Modena nell'ambito di 'Modena Patrimonio Mondiale 2022 - Una storia sensazionale'.
Promossa direttamente sulla pagina dei musei del Duomo e degli organizzatori. Le immagini di persone a mani nude intente ad accarezzare e seguire le forme di reperti storici di pietra di valore inestimabile e fortemente tutelati, avevano iniziato già da sabato a suscitare le perplessità non solo degli esperti.
Anche noi, cresciuti come tutti con la regola del guardare e ammirare ma non toccare opere di tale importanza, eravamo rimasti stupiti della promozione del contrario. Ovvero venite a toccare senza guardare, amplificando con una benda sugli occhi la sensazione tattile della mano che scorre sulla pietra scolpita.
Chiediamo spiegazioni, pubblicamente, stupiti anche dalle immagini diffuse anche sul sito del museo del Duomo raffiguranti persone a mani nude ben appoggiate sui reperti. 'Confermate che per i partecipanti alla visita sarà possibile toccare e scorrere le mani nude sulle metope originali del Duomo?'
'Le metope non le toccherei mai', afferma un esperta, diplomata e guida certificata commentando il post che invita all'iniziativa, 'perché a Conservazione dei Beni culturali - dice - una delle prime cose che s'impara è che il degrado dei reperti è dovuto quasi sempre a fattori antropici: fiato, sudore, umori che agiscono anche da lontano.
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dunque per deontologia non tocco mai nè le opere d'arte né i reperti e non le faccio toccare. Senza considerare che ciò ha un alto valore diseducativo. Che cosa rispondiamo a chi di fronte al divieto di toccare le opere potrebbe portare l'esempio dell'iniziativa modenese basata proprio sul toccare le opere?' Una posizione che viene ribadita a prescindere dall'utilizzo dei guanti o meno.
Incalzata gentilmente su questi punti, la risposta sulla pagina Facebook di una delle organizzatrici alla domanda se si potranno toccare le opere come nelle foto promozionali dell'iniziativa, non si fa attendere: 'Sì, ma solo con i guanti e guidati da noi!. Vi aspettiamo domani sera! Per il resto è ovviamente vietato per una questione di tutela e di cura del patrimonio'. Quindi vietato, ma non in quella occasione. Ne prendiamo atto.
Simile, ma con l'aggiunta di un tocco di romanticismo, la risposta data alla professionista che aveva fatto notare rischi ed inopportunità di tale genere di iniziativa. 'Abbiamo i guanti e sono sicura che anche le pietre stasera sì sono concesse volentieri per quel poco pochissimo tempo'. La sicurezza che le pietre si sono concesse volentieri. Anche in questo caso ne prendiamo atto.
Ultima ma non per importanza, considerazione: 'Nel recente passato hanno fatto cronaca in Italia e nel mondo, diversi episodi relativi a danni inestimabili provocati dalla distanza ravvicinata o di contatto di persone rispetto alle opere d'arte. E siamo proprio sicuri che iniziative del genere rispondano alla necessità di tutela rafforzata che, si perdoni il paragone, è scolpita nella pietra del regolamento del sito Unesco? Per una esperienza sensoriale potrebbero essere adeguate anche le copie fedeli all'originale, non l'originale. E lo ricordiamo, le metope custodite nel museo del Duomo sono le originali, mentre le copie sono quelle incastonate nel Duomo. Ciò proprio per garantire a quelle originali la massima cura e tutela dagli effetti deleteri, scientificamente verificati, dell'ambiente e dell'uomo.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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