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A pochi giorni dalla data (il 26 gennaio del 2018), in cui Arietta Mata, la donna ungherese di 24 anni, venne trovata morta con il corpo dilaniato dal treno, sui binari della ferrovia Bologna - Milano, nella fraziona di Gaggio, l'uomo accusato di rapina aggravata (alla donna sarebbero stati rubati 700 euro), e omicidio volontario, Pasquale Concas, si è presentato questa mattina davanti al giudice in tribunale a Modena, accompagnato dai suoi avvocati Marco Pellegrini e Roberto Ricco. 'Una udienza definita interlocutoria' nella quale i due avvocati hanno presentato alcune eccezioni al giudice tra cui la richiesta dell'analisi genetica di alcuni peli trovati sulla scena del crimine.
Contestualmente, ma vincolata alla risposta rispetto alla richiesta, sul quale il giudice Romito si è riservato la valutazione, i due legali hanno formulato la richiesta di un processo con rito abbreviato.
L'accusato, Pasquale Concas, residente a Montale dal 2016, si è sempre dichiarato innocente e continua a dichiararsi tale. 'Lui avrebbe semplicemente riportato la donna nel luogo dove l'avrebbe incontrata e fatta salire sulla sua auto' - ha affermato l'Avvocato Roberto Ricco.
Di fatto, secondo la difesa, l'uomo non avrebbe portato la donna sul luogo del ritrovamento nel luogo isolato nei pressi della ferrovia, dove forse sarebbe stata uccisa e lasciata sui binari.
Ma a dare un altra versione sarebbero le telecamere di video sorveglianza della zona. Secondo la ricostruzione del pm Katia Marino - dopo averla aggredita per rapinarla del denaro che aveva addosso l'avrebbe strangolata per poi lasciare il corpo sulla ferrovia nel tentativo (ma è solo una ipotesi dell'accusa), di simulare un suicidio o un incidente ferroviario'
Nalla foto Pasquale Concas, dopo l'udienza, viene accompagnato sul mezzo della Polizia Penitenziaria che lo riporterò in carcere
Redazione Pressa
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