GIFFI NOLEGGI
Onoranze funebri Simoni
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
GIFFI NOLEGGI
notiziarioLa Nera

Furto di identità on line, per cavarsela basta dire 'non so chi è stato'

La Pressa
Logo LaPressa.it

E' un po' come se si individuasse l'auto di un pirata della strada e questi dicesse che la sua macchina la utilizzano anche moglie, amici e conoscenti e questo bastasse per togliere ogni responsabilità


Furto di identità on line, per cavarsela basta dire 'non so chi è stato'
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Da oggi funziona così: se uno con il proprio Pc si finge un altro, insulta, calunnia, diffama o inserisce la foto di una signora qualsiasi (nel caso specifico quella della presidente nazionale degli autotrasportatori della Cna) su un sito d’incontri o porno non rischia nulla a patto che, una volta individuato, affermi che il proprio computer è a disposizione di familiari e amici vari. Sì, basta questo, almeno stando a una recente decisione della Procura di Modena che ha archiviato con motivazione simili il caso che vedeva vittima la presidente nazionale Cna-Fita, la modenese Cinzia Franchini. Nel giugno 2015 la Franchini subì un furto di identità on line: il suo nome e il suo volto apparvero su un sito di incontri con relativa newsletter. Scattò ovviamente subito la denuncia per furto di identità e diffamazione. Bene.

Dopo approfondite indagini, la Polizia Postale di Modena è riuscita a risalire al titolare della connessione, un ingegnere informatico della provincia di Catania. Interrogato a dicembre 2016 il soggetto ha però dichiarato che tutti i componenti della sua famiglia hanno accesso alla connessione, protetta da password, così come gli amici suoi e dei suoi fratelli'. Risultato? La Procura di Modena ha chiesto l’archiviazione al Gip perchè, si legge nella richiesta stessa, 'non vi è modo di attribuire a uno specifico soggetto la creazione dell'account in contestazione visto che quella connessione risulta a disposizione di una pluralità di soggetti'. Quasi che l'onere di stabilire un collegamento tra il titolare della connessione del Pc da cui venne effettuata quella inserzione e la vittima tocchi alla vittima stessa e non sia sufficiente l'avere individuato il mezzo e il suo proprietario.

Ma allora, se funziona così, vale davvero tutto. Basta che il proprietario di un Pc e della relativa connessione dica che ha avuto ospiti a cena che hanno usato il computer e non ha più responsabilità alcuna su quanto viene fatto con quello strumento informatico. E' un po' come se si individuasse l'auto di un pirata della strada e questi dicesse che la sua macchina la utilizzano anche moglie, amici e conoscenti e questo bastasse per togliere ogni responsabilità... Eh... Non si sa chi è stato a usare il computer...

Eppure con i Pc i reati che vengono commessi ogni giorno sono innumerevoli e, restando anche solo in Emilia Romagna, il rapporto annuale della Polizia Postale lo dimostra. Basti pensare che nel 2016 sono stati trattati (e sono scattate altrettante denunce) 749 casi di clonazione di carte di credito, 1651 truffe on line (per danni alle vittime pari ad oltre 1,2 milioni di euro), 146 casi di estorsione sessuale, 173 casi di furto di identità, 80 casi di molestie o atti persecutori. Senza citare i casi odiosi di adescamento di minori o di invio di materiale pedo-pornografico o di cyber terrorismo.

La polizia postale insomma fa il suo lavoro, spesso individua i responsabili e fa partire le denunce. Ma, se questa decisione della Procura modenese dovesse fare scuola potrebbe essere tutto inutile. Un precedente grave, al di là del caso singolo. Perchè se vale il 'non so chi sia stato' allora nessuno sarà mai colpevole.

Giuseppe Leonelli

 

 


Giuseppe Leonelli
Giuseppe Leonelli

Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato ..   Continua >>


 
 

Onoranze funebri Simoni

Whatsapp
La Nera - Articoli Recenti
Tentato omicidio: 7 indagati per la ..
Scattate dal giudice le misure cautelari eseguite questa mattina dai Carabinieri nei ..
22 Aprile 2024 - 20:25
Modena, lite in strada: minaccia ..
La vittima ha avvisato i carabinieri che hanno denunciato il responsabile
21 Aprile 2024 - 15:43
Modena, sequestrati 120 chili di ..
La Guardia di Finanza di Vignola ha controllato un furgone condotto da una persona ..
19 Aprile 2024 - 09:15
Carpi, aggressione con machete: i 4 ..
L'accusa è di tentato omicidio aggravato: il Giudice ha disposto per tutti la custodia ..
18 Aprile 2024 - 18:17
La Nera - Articoli più letti
L'orrore di Reggio: bambini affidati ..
Dall'inchiesta condotta dai Carabinieri emerge una realtà inquietante, da film horror. Due ..
28 Giugno 2019 - 09:33
Orrore Bibbiano, la Bolognini e gli ..
Ed ecco il video integrale del convegno, patrocinato dalla Regione, 'Quando la notte abita ..
29 Luglio 2019 - 07:00
Bibbiano, minore usata come 'cavia' ..
La lettura della ordinanza del Gip. Il caso della ragazza che mai risulta essere stata ..
04 Agosto 2019 - 15:14
Da Pavullo a Sassuolo, partorisce in ..
E' successo nella notte, protagonista una donna residente nell'alto Frignano. Dopo il ..
18 Febbraio 2018 - 22:39