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Come ampiamente prevedibile l’autocandidatura di Giovanni Taurasi a Carpi non ha retto ai primi venti dell’autunno. Per fare desistere definitivamente il dipendente renziano della Regione Emilia Romagna, alla vecchia guardia è bastato chiedere ufficialmente le primarie, per bocca di Simone Tosi, fra lo stesso Taurasi e l’attuale assessore all’urbanistica Riccardo Righi. Una sfida che Tosi, unico vero depositario dei voti storici del partito e già cardinale decano plenipotenziario negli ultimi 2 conclavi, sa di poter vincere in cavalleria, aggiudicandosi così altri 10 anni in Comune al servizio del giovane architetto.
E se i post sui social hanno un significato politico anche se apparentemente personali, gli ultimi pubblicati dai due contendenti confermano chiaramente che le scelte, in alto, sono già state fatte e comunicate: perché su Facebook da un lato c’è Righi che declama in endecasillabi sciolti i suoi programmi per la città che ama, minuettando dolcemente fra futuro e bellezza; dall’altro Taurasi che consiglia la lettura del Requiem di Karl Alfred Loeser.
Con la candidatura di Righi si riducono quasi a zero le speranze per il centrodestra di poter vincere il comune. Anche perché la compagine a guida meloniana non ha ancora un programma, né un candidato sindaco spendibile, né un’idea di dove trovarlo. In queste ultime settimane sono stati diversi i contatti tentati – e i no ricevuti – con diverse figure storiche della politica, dell’economia e dell’impresa. I nomi che sono usciti finora sono quelli di Roberto Andreoli, storico esponente di Forza Italia e candidato nel 2019 con Carpi Futura; Simone Morelli, reduce dalla vittoria giudiziaria contro il sindaco Alberto Bellelli; Gianguido Tarabini di Blumarine; il notaio Flavia Fiocchi, per la quale c’è però l’incompatibilità fra l’attività professionale e quella di amministratore pubblico.
Negli ambienti della curia pare poi sia stata riproposta la candidatura a Luigi Zanti, già nella rosa dei papabili nel 2019, che avrebbe però declinato - visto che la sua carriera personale ha preso ben altre direzioni rispetto a Palazzo Scacchetti. Se di tutto ciò i meloniani non sembrano essere preoccupati, non mancano invece i mugugni degli alleati. In particolare di Forza Italia, capitanata nel territorio da Alberto Ferrari, Massimo Barbi e Cristian Rostovi. Secondo i forzisti, infatti, il partito della Meloni vuole solo prolungare al massimo i tempi della decisione, in modo da imporre all’ultimo la candidatura di Annalisa Arletti, moglie del senatore Michele Barcaiuolo.
Magath
Magath Ing
Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul direttore della te..
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