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'Ho superato crisi e terremoto, ora è l'Enel a mettermi in ginocchio'

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Senza luce con un minore e un invalido totale in casa Giuliano Rota, ambulante di Carpi, rende noto il suo caso 'paradossale': 'Ho lavorato sempre e pagato sempre tutto. Non voglio assistenza, ma solo potere pagare con rate adeguate'


'Ho superato crisi e terremoto, ora è l'Enel a mettermi in ginocchio'
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‘Dal 26 maggio scorso Enel gli ha interrotto la fornitura di casa di energia elettrica per una morosità contestata però sulle bollette del gas. E il mondo gli è crollato addosso. Ha dovuto gettare, oltre agli alimenti in freezer, i medicinali della suocera invalida al 100% che oggi non ha più nemmeno un ventilatore per mitigare il disagio di giornate bollenti passate a letto o sulla sedia a rotelle. E si sa, in casa senza energia elettrica, è quasi impossibile vivere. Soprattutto quando, oltre ad un invalido c’è anche minore: una figlia di 9 anni.

Giuliano Rota, nato a Reggio Emilia ma che ha vissuto tutta la sua vita da commerciante ed ambulante a Santa Croce di Carpi, vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica il suo caso che, fino a quando non lo abbiamo verificato andandolo a trovare nella sua casa costruita da lui e da suo padre con un vita di lavoro a Santa Croce di Carpi, ci pareva incredibile.

‘Mi sembra tutto assurdo’ – ci racconta. ‘Ho lavorato una vita e lavoro ancora tutti i giorni nei mercati della provincia. Da una settimana vivo senza energia elettrica, che hanno staccato nonostante abbia sempre pagato (le bollette che ci mostra lo testimoniano), e solo perché l’Enel ha rifiutato la proposta di rateizzazione della morosità residua sulla fornitura gas, che mi aveva già staccato. Non è giusto e mi sembra di vivere un incubo perché non so più cosa fare. Io voglio pagare il mio debito ma chiedo che mi venga concessa una rateizzazione sostenibile. Chiedo che mi venga riattivata la fornitura di corrente elettrica che ho sempre pagato regolarmente. Non tanto per me, ma per la mia famiglia. Io lavoro tutto il giorno nei mercati, ma non posso lasciare mia moglie, mia figlia di 9 anni ed una suocera invalida in queste condizioni’


Per Giuliano Rota le difficoltà iniziano nel 2013 e dalle conseguenze del terremoto. Quando i mercati delle piazze dell'area nord dove lui opera vengono sospesi dai tre ai sei  mesi. Le entrate crollano, non si lavora più. Per lui e la sua famiglia iniziano le difficoltà. Il pagamento delle bollette di gas e luce vengono solo sospese a seguito del sisma ma non annullate. E così, come è successo a tante famiglie ed imprenditori colpiti dal terremoto, Giuliano si ritrova a pagare, dopo la revoca delle sospensione, tutte le bollette arretrate e gli importi che mano a mano sono maturati.

Le bollette della luce vengono regolarmente pagate. Il problema è sul gas. Da saldare ci sono circa 5.000 euro di fornitura (Rota oltre all’attività ambulante gestisce anche un piccolo negozio, poi adibito a magazzino di merceria, ricavato sotto casa). 'Forse non avrei avuto difficoltà a pagare se la mia attività nei mesi successivi al terremoto fosse proseguita regolarmente. Ma il sisma, pur avendomi lasciato la casa, ha messo in ginocchio tutti coloro che lavoravano nei comuni colpiti. Le entrate si sono azzerate per mesi e io tutti quei soldi da pagare per il gas, subito, non li avevo. Ho garantito di che vivere alla mia famiglia e ho pagato le bollette della luce. Per il resto, ho una casa indipendente, un camino e per cucinare potevo usare una bombola. Sapevo che l’Enel mi avrebbe staccato il gas e così è stato’.

Per quasi un anno la famiglia Rota vive senza gas per il riscaldamento fino a quando, nonostante la morosità nei confronti di Enel, Hera decide, nell’autunno scorso, di attivargli un nuovo contratto, che Rota riesce ad onorare regolarmente. Il gas, nonostante nel frattempo la caldaia rimasta ferma per troppo tempo si è rotta, torna a scorrere e ad alimentare le utenze. Nel frattempo Enel insiste (come è normale che sia), per recuperare la morosità da oltre 5000 euro. Il Signor Rota, che nel frattempo ha ripreso l’attività di sempre nei mercati della provincia, torna ad avere a disposizione qualche euro in più e nel maggio del 2016 versa ad Enel un bollettino da 2.026 euro. Poi chiede di rateizzare il resto con importi per lui sostenibili: 200 o 300 euro alla volta e non più di 1000. La sua proposta non viene accettata. Con le more l’importo continua a salire, fino a tornare agli oltre 5.000 euro iniziali. Nell’aprile scorso l’ultimo tentativo. La moglie di Rota si reca allo sportello Enel di Modena a chiedere la rateizzazione dilazionata in modo tale da consentire di spalmare il debito in modo sostenibile, in una decina di rate. Ci viene mostrata la risposta scritta di Enel del 26 aprile scorso che non è altro che un sollecito a pagare tutto e subito. Pena la sospensione (visto che il contratto gas Enel è staccato da tempo), dell’unico contratto con Enel rimasto attivo: quello dell’energia elettrica. Nonostante Rota, quella, l’abbia sempre pagata regolarmente. L'ultima bolletta con ricevuta di pagamento è di circa un mese fa. L'interruzione del servizio però avviene ugualmente. Il 26 maggio è l'ultimo giorno di fornitura. Al limite del paradossale. La famiglia è senza la corrente che ha sempre pagato e, grazie ad Hera, ha il gas che non ha pagato a Enel. Fatto sta che senza energia elettrica è dura, in tutte le stagioni.

Ci viene mostrato il frigo vuoto dove fino a pochi giorni fa erano custodite anche le medicine della suocera invalida che Rota ha dovuto gettare insieme a tutti i viveri per una famiglia di 4 persone. Anche la serranda elettrica del garage è rimasta alzata e a proteggere l'abitazione c'è solo una debole porta a vetri. ‘I vicini ci stanno aiutando, anche per solo per custodire al fresco le medicine' - dice. Ma in queste condizioni, non potendo conservare il cibo, siamo obbligati a consumare roba fresca e a fare la spesa tutti i giorni. Con costi maggiori. Ma al di la di questo sinceramente non è giusto ritrovarsi, dopo una vita di lavoro e di contributi versati, e dopo avere dimostrato di potere e volere pagare tutto, a non potere nemmeno accendere una luce in camera della bimba all’ora di dormire e non poterle offrire nemmeno un bicchiere di acqua fresca’.

Gianni Galeotti

 


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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