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Dopo il Corecom, anche l’Agcom conferma che l’amministrazione Pasini ha violato la legge sulla par condicio in campagna elettorale confezionando e inviando nelle case dei vignolesi un numero del notiziario del Comune, pagato con i soldi di tutti i contribuenti, 'di chiara valenza propagandistica ed enfatica delle iniziative del Comune'.
“Pasini, con arroganza, aveva affermato che la denuncia del Pd era “del tutto insussistente, generica e priva di elementi utili a circostanziare l'accaduto”, e aveva poi aggiunto che se c’era stata una violazione la dovevamo provare. Pelloni aveva rincarato la dose parlando di una presa di posizione del Pd di Vignola “smaccatamente errata, oltre che offensiva e imbarazzante”.
Prima il Corecom, il Comitato regionale per le comunicazioni, e ora anche l’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, confermano, invece, quanto avevamo denunciato: il sindaco vicario Pasini ha violato la legge sulla par condicio in campagna elettorale inviando nelle case dei vignolesi un numero del giornalino comunale infarcito di propaganda elettorale per il centrodestra - afferma il segretario del Pd di Vignola Andrea Ghiaroni che ha presentato la segnalazione -. L’Agcom parla di contenuti “di chiara valenza propagandistica ed enfatica delle iniziative del Comune, strumentali dunque a proporre un’immagine positiva dell’operato dell’Amministrazione comunale”. Insomma – aggiungiamo noi – Pasini ha usato uno strumento comunicativo istituzionale, pagato dai contribuenti, per farsi propaganda elettorale a spese di tutti i vignolesi. L’Agcom, quindi, ordina al Comune di Vignola di pubblicare, per quindici giorni consecutivi, sulla home page del sito istituzionale del Comune l’avvenuta violazione dell’articolo 9 della legge 28/2000.
Se non ottempera è prevista una sanzione pecuniaria. La delibera dell’Agcom è l’ennesima conferma di come il centrodestra proceda con arroganza e insofferenza delle regole, salvo attaccare chi osa segnalare le violazioni. Chi si candida ad amministrare un Comune deve, in primis, rispettare le istituzioni e i cittadini che, con le loro tasse, garantiscono il funzionamento del Comune. Il Comune è di tutti, non proprietà di chi lo amministra, e le regole valgono per tutti, ma prima di tutto per chi ha un ruolo istituzionale”.
Ricordiamo che una simile sanzione venne applicata nel 2018 al Comune di Modena, guidato dal Pd, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria a Vasco Rossi (qui la notizia). In quella occasione fu proprio l'amministrazione Pd guidata da Muzzarelli ad essere sanzionata dall'Agcom, sempre con l'obbligo di pubblicare sul sito istituzionale l'avvenuta violazione.