Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
in riferimento all’intervento del Sindaco Muzzarelli alla Commemorazione del 25 aprile tenutasi in Piazza Grande noi di Modena Libera vorremmo esprimere qualche considerazione a latere.
Com’è risaputo, avendo il gesto avuto ampia risonanza nella stampa locale, lunedì alcuni attivisti di Modena Libera hanno manifestato in Piazza Grande con in mano cartelli che esprimevano un pacato e civile dissenso contro il pacifismo di maniera del sindaco, che davanti a tutta la cittadinanza ha ricordato come il 25 aprile, “festa della liberazione e festa della libertà”, abbia “preparato le basi dell’Italia libera e democratica”. Italia libera e democratica, certo, ma non quando dei liberi cittadini esprimono il loro dissenso con gli strumenti della democrazia sanciti dalla Costituzione. Agli attivisti di Modena Libera è quasi stato impedito dalle Forze dell’Ordine di manifestare civilmente contro quello che è stato a tutti gli effetti un pacifismo a tinte buoniste esibito senza troppa convinzione dal primo cittadino, forse per rimediare alla gaffe fatta qualche settimana fa sul conflitto ucraino.
Modena Libera, infatti, non dimentica che lo stesso Muzzarelli qualche settimana fa, parlando a nome di tutta la cittadinanza modenese, ha dichiarato di sostenere le posizioni del Presidente del Consiglio sulla guerra in Ucraina, quindi anche sull’invio di armi da parte del governo italiano. Eppure, lo stesso Muzzarelli lunedì ha sostenuto il “dovere di lottare con le armi della politica, della cultura e della solidarietà per un mondo più libero e più giusto”. Noi di Modena Libera riteniamo che invocare la pace a giorni alterni rappresenti una grave mancanza di rispetto, oltre che verso il dettato costituzionale che ripudia la guerra come strumento per dirimere le controversie internazionali, anche verso i cittadini, già soverchiati da due anni di emergenza pandemica e ora preoccupati per una possibile escalation del conflitto tra Russia e Nato.
Anche quando Muzzarelli ha lanciato l’allarme sull’aumento nel mondo e nei singoli paesi delle disuguaglianze, noi di Modena Libera ci siamo chiesti se il primo cittadino è a conoscenza che ci sono cittadini modenesi, che dopo il mercato ortofrutticolo che si tiene ogni settimana al parco Novi Sad, frugano nei cassonetti dell’umido alla ricerca di frutta e verdura marcia, lasciate lì dai commercianti. Scene che si sono ripetute anche lunedì al mercato straordinario del Parco Novi Sad, mentre in Piazza Grande il sindaco tesseva le lodi della Resistenza. Alcuni attivisti di Modena Libera, infatti, mentre transitavano vicino agli spalti dello stadio, hanno notato alcune persone, tra le quali anche un bambino, che frugavano nelle cassette lasciate dai fruttivendoli alla ricerca di frutta e verdura andate a male. Sarebbero questi i valori della Resistenza a cui il sindaco fa appello?
Noi di Modena Libera non ci stiamo e gridiamo tutto il nostro sdegno. Il miglior modo per onorare la Resistenza e la Liberazione è prendersi cura dei bisogni di chi soffre. E spesso chi soffre è proprio chi ci sta accanto, invisibile, schiacciato da fiumi di retorica e di perbenismo che servono solo a coprire l’incapacità di governo e istituzioni a intercettare il disagio di un popolo oramai abbandonato a se stesso'