ho letto con attenzione
l'articolo del maestro Adriano Primo Baldi circa il programma culturale della nostra lista Modena Ora e la figura del maestro Massimo Carpegna. Ho sempre apprezzato la libertà di espressione in ogni sua forma, anche, ovviamente, quando questa libertà viene usata per criticare la sottoscritta. Accetto quindi le critiche che il maestro Baldi rivolge alla mia persona pur non condividendone nè i modi nè tantomeno i contenuti. Discorso diverso per le parole del tutto fuori luogo avanzate nei confronti del maestro Carpegna il cui spessore culturale, la preparazione e la competenza non possono essere messe in discussione sull'altare della pur sacrosanta critica politica. Meriti, quelli del nostro candidato, che non necessitano certo di una mia difesa che non sarebbe all'altezza del suo profilo culturale.
Ridicolo poi si possa pensare che un docente di musica, autore di diversi volumi, direttore d'orchestra sia alla ricerca di una 'poltrona' da consigliere comunale, con tutto l'ovvio rispetto che ho per le istituzioni democratiche.
Detto questo, Massimo Carpegna ha elaborato per la nostra lista una proposta culturale articolata, proposta che abbiamo cercato di costruire insieme a tante altre personalità della cultura modenese. Alcuni hanno voluto mettere la faccia nel progetto finale, altri hanno preferito legittimamente dare un contributo senza apparire. Mio compito, come candidata sindaco, è stato fare sintesi e mi assumo con soddisfazione la piena responsabilità del prodotto finale. Ringraziamo in egual misura tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzare il programma di Modena Ora che penso, ma qui sono di parte, sia il programma più concreto e solido tra quelli che sono posti alla attenzione degli elettori in vista del voto del 26 maggio.
Sono orgogliosa di questo gruppo di persone, sono orgogliosa di ognuna delle 32 persone in lista, sono orgogliosa dei tanti che ci sostengono e ci aiutano e sono orgogliosa, in particolare, di avere con noi il maestro Carpegna che ha preferito con entusiasmo, competenza e una buona dose di incoscienza, un progetto nuovo e coraggioso ad altri progetti partitici. Sono cresciuta grazie a ciascuno di loro e sono certa che questo gruppo farà crescere Modena. Cresceremo insieme anche attraverso le critiche di merito che ci verranno poste, sulle nostre idee in ambito culturale, economico, in termini di politiche ambientali o di politiche della sicurezza.
La ringrazio per lo spazio per questa mia risposta.
Cinzia Franchini, candidata sindaco di Modena Ora
La risposta ad Adriano Primo Baldi è dovuta, non perché il personaggio meriti qualche attenzione, ma per evitare che le sue versioni possano essere credute da chi non ha avuto modo di conoscermi. Il candidato sindaco della lista civica “Modena Ora”, Cinzia Franchini, ha già evidenziato la ridicolaggine di certe affermazioni relative ad una mia affannosa ricerca di poltrona, ma vorrei soffermarmi sulle ragioni che mi hanno portato fuori dalla Lega, di una realtà sognata, sperata da Baldi e, forse, suggerita, che si è sostituita alla verità. Le iniziative di “Modena Ora” stanno destando ampio interesse negli elettori e consenso, osservando che il solo video sulla presentazione del progetto “Fondazione MOS, Modena Orchestra Sinfonica” ha già accumulato in totale quasi 20 mila visualizzazioni. Mi attendo che la Segreteria della Lega Nord Modena prenda ufficialmente le distanze da questa fantasiosa e scorretta ricostruzione dei fatti compiuta da Adriano Primo Baldi, che la cita ampiamente anche con scambi privati tra me e il commissario Luca Bagnoli, affinché non sia lecito supporre che sia stato qualche esponente del Carroccio a suggerirla, per giustificare la decisione d’aver perso progetti e chi li ha elaborati. Ripetendomi…: ho comunicato a voce durante una riunione del giovedì (e anche per iscritto) che non avevo la serenità per condurre una campagna elettorale per problemi di salute relativi alla mia famiglia. Nella medesima occasione, ho aggiunto che avrei lasciato la Lega ugualmente e per ragioni politiche: non accettavo di conoscere la linea generale e le decisioni strategiche e di programma (alcune verso le quali ero assolutamente contrario) dai giornali, prese da una dirigenza che, eletta da nessuno, ancora di più avrebbe dovuto sentire il dovere di condividere ogni cosa e ascoltare i pareri di tutti. Sempre secondo Baldi, e rendendomi conto d’essere rimasto senza la speranza della famosa poltroncina, sono tornato con il cappello in mano per essere riammesso tra i candidati, ma i dirigenti mi hanno “affettuosamente mandato affanculo”. Anche in questo caso, e posso tranquillamente esibirne documentazione scritta perché tutto è avvenuto su whatsapp, le cose sono andate ben diversamente. Ad un mese dalla mia uscita, ho chiesto a Bagnoli se il mio posto era ancora vacante e, soprattutto, se la Lega aveva intenzione di proseguire con lo stesso stile di governance. Il commissario mi ha risposto che un altro candidato m’aveva già sostituito ed ero liberissimo di criticare le scelte della dirigenza, ma se queste non corrispondevano alla mia visione, per coerenza avrei dovuto lasciare. Sono stato coerente ed ho salutato tutti quanti poiché, vivaddio, l’Italia è ancora un Paese democratico e si può cambiare opinione e partito, se questo non corrisponde più alle proprie aspettative. In conclusione, resta una sola domanda: certamente si può criticare qualsiasi cosa, entrando nel merito, ma per quale ragione Adriano Primo Baldi ha preferito vomitare veleno dalla prima all’ultima parola sulla mia persona? Tutto ciò ha il sapore di uno sfogo, di una vendetta per chi, forse, ancora una volta non è stato considerato, escluso.
Massimo Carpegna - candidato in Consiglio per Modena Ora