Opinioni Il Galeotto

La maglietta di Bertoldi e i distinguo di Bignardi su Kirk

La maglietta di Bertoldi e i distinguo di Bignardi su Kirk

Il consigliere PD Bignardi commenta l'abbigliamento casual del capogruppo Lega e su Charlie Kirk, rappresentato sulla maglietta, afferma: 'Le sue idee non rappresentavano l'occidente'


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Altra seduta del Consiglio Comunale con alcuni passaggi particolari quella di ieri. La maglietta di Charlie Kirk, l'attivista conservatore ucciso, e indossata dal capogruppo Lega all'indomani di Pontida, ha attirato l'attenzione al limite dello sfottò del consigliere comunale del Partito Democratico in giacca e cravatta Alberto Bignardi. “Sono stupito di vedere consiglieri in jeans e maglietta. Non me lo aspettavo. Pensavo ci fosse un certo rigore anche nell’abbigliamento” - rivolgendosi all'aula e alla presidenza.
 

Ma regolamento comunale non contempla dress code o codici d’abbigliamento degni di Buckingham Palace. Concetto richiamato dal presidente del Consiglio comunale Antonio Carpentieri, che con un intervento quasi da arbitro VAR ha chiarito: “Ogni abbigliamento è consentito, anche i jeans e maglietta, purché rispetti decenza e decoro'. Come dire richiamo fuori luogo da parte del consigliere Bignardi. Anche poi in considerazione del fatto che il consigliere Bertoldi indossava anche la giacca sopra la maglietta. In sostanza nulla di offensivo o inadeguato rispetto al contesto dell'aula consigliare.
 

Ma la questione fino a quel punto divertente ha assunto alcuni tratti un po' più amari.
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Visto che il riferimento era all'uccisione di un uomo, Charlie Kirk e la sua effigie rappresentata sulla maglietta del consigliere Bertoldi, che ha motivato di avere voluto indossarla, così: 'Dopo avere visto i commenti orribili sui social, anche da parte di persone vicine alla sinistra, sul funerale partecipatissimo di Charlie Kirk, ho ritenuto importante indossare questa maglietta. Nessuno può pensare di zittire le idee con i proiettili”.
 

Dichiarazione dichiaratamente condivisibile anche da Bignardi in relazione alla condanna all'uccisione di un uomo soprattutto se per una questione di idee. Il punto è che il consigliere Bignardi non si è fermato lì. Ed è entrato nel merito facendo precisi distinguo, come ne sentisse il bisogno, proprio nel merito delle idee di Kirk. “Condanniamo l’omicidio, certo. Ma abbiamo anche il dovere di dire che certe idee non fanno parte della nostra cultura occidentale, del diritto civile, della società che vogliamo costruire. Dire no all’assimilazione a certi modelli è un dovere”.In breve: condanniamo il gesto, ma ci dissociamo dalla vittima e dalle sue idee. Un distinguo delicato, quel 'ok, d'accordo, però....' in più che assume significato non tanto per il contenuto ma per il fatto di averlo posto quel però, quel distinguo, che ha lasciato un po con l'amaro in bocca.
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La sdrammatizzare la situazione ci ha pensato il sindaco: 'Il problema spesso non è la maglietta ma ciò che ci sta sotto'.
 

Gi.Ga.
Foto dell'autore

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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