A Sassuolo la guerra sulla 'moschea dei Quadrati' non è religiosa, ma bensì è elettorale: ammettiamolo, su. Ecco che da un lato abbiamo il sindaco Mesini, che tra un sorrisetto e un tappeto di preghiera finto ricorda all’opposizione che solo un anno fa si commuoveva davanti agli stessi fedeli: dall’altro Vandelli e Caselli, folgorati sulla via di via Damasco: allora integrazione, oggi 'invasione', o no? Tragicomico? No, signori miei, tutto ciò è tipicamente italiano, altroché. Perché la vera destinazione d’uso in gioco non è quella del capannone, ma quella delle idee: sempre in saldo al banco della propaganda. As-salāmu ʿalaykum' (la pace sia su di voi).
Paride Puglia


