Parlo del comparto che si occupa dell'organizzazione di matrimoni, battesimi, comunioni e cresime. Io ho un negozio da 16 anni in provincia di Modena, vendo abiti da sposa, scarpe e accessori sposa, bomboniere, confetti, allestimenti floreali e servizio di wedding planner.
Sono chiusa come tutti dal 8 Marzo e forse riapriremo il 18 Maggio. Al momento, da Marzo al 30 Giugno, ho spostato circa 40 matrimoni (senza calcolare battesimi e comunioni), alcuni al 2021 e altri a Settembre/Ottobre 2020. Ma il punto è che non è stato chiarito come ci si dovrà regolare con l'organizzazione dei matrimoni dal 1 Luglio alla fine dell'anno. Cosa devo rispondere ai clienti che chiedono un consiglio oppure delle certezze sull' avento più importante della loro vita? Ho sentito dire che non si può fare ne musica ne fotografie ai matrimoni, perchè non si potrebbero rispettare le distanze di sicurezza, è vero?
Accade poi che la proprietà di alcune location confermano i matrimoni di Giugno, dicendo che è possible celebrare matrimoni nel rispetto di tutte le misure restrittive, ma quando gli sposi si rifiutano di sposarsi in tale contesto, per le limitazioni imposte, il proprietario della villa risponde che spostando la data per un loro capriccio perdono la caparra versata magari un anno prima. Non è giusto e non è professionale.
E ancora un altro quesito: dicono che ogni negozio deve sanificare abiti e scarpe tra una prova e l'altra dei clienti, ma si ha idea cosa vuol dire sanificare un abito da sposa? Hanno tessuti delicati e quasi sempre con swaroski e perline che si rovinano facilmente; ogni sposa poi prova tanti abiti prima di un'eventuale scelta, e come si fa a provare abiti da sposa con la mascherina e i
Infine oggi, parlando al telefono con un geometra specializzato in sicurezza apprendo che:
- si entra in negozio con mascherine, guanti e calzari che dobbiamo fornire noi, in caso il cliente non li abbia
- ogni articolo che tocca il cliente deve essere disinfettato
- non possiamo toccare le clienti durante le prove degli abiti che hanno già acquistato per prendere le misure
- una volta al mese o anche meno, in base a quanta gente entra, dobbiamo far sanificare il negozio da un'azienda specializzata
- ogni abito che viene provato tra quelli da vendere deve essere sanificato, con tanto di certitificato e prima di farlo provarlo ad un'altra cliente devono trascorrere 8 ore.
Teniamo presente che gli abiti da sposa hanno tessuti che si rovinano facilmente.
Ma chi paga tutto questo?
Spero che anche il settore wedding venga preso in considerazione e trattato dai giornali o dal governo
Francesca Martinelli