Opinioni Parola d'Autore

Carcere, da inizio anno 65 suicidi: inaccettabile

Carcere, da inizio anno 65 suicidi: inaccettabile

Il carcere deve esistere. Ma deve essere civile, vale a dire legale


1 minuto di lettura

Spazio ADV dedicata a Udicon
Spazio ADV dedicata a APP LA PRESSA

Sessantacinque.
Da inizio anno, sono ben sessantacinque le voci delle persone che, avendo perduto la loro immagine, incontrando uno specchio in frantumi (M. Recalcati), hanno optato per il suicidio in carcere.
È inaccettabile.
Non si tratta di abolire il carcere.
Ci sono situazioni, non solo esecutive, ma anche cautelari, che impongono la neutralizzazione giuridica di persone che, prima di essere liberate, devono poter essere osservate a livello intramurario.
Il carcere deve esistere. Ma deve essere civile. Vale a dire legale.
E dico legale perché è la stessa Costituzione a ricordare che le pene e, più in generale, le condizioni detentive non possono essere contrarie al senso di umanità.
Da questo punto di vista, oggettivamente, l’Italia non può continuare a far finta di non vedere quelle che, a tutti gli effetti, rappresentano macroscopiche violazioni di legge.
Perché lo Stato non deve poter mai violare le sue stesse leggi. Quando lo fa, per questo solo, perde completamente di credibilità.
Guido Sola

Foto dell'autore

Laureato in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Dottore di ricerca in Scienze penalistiche presso l’Università degli Studi di Trieste. Già assegnista di ri...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati